VIA DEGLI DEI
Il trekking Via degli Dei 2022 oggi รจ una delle principali attrattive turistiche dellโAppennino. Moltissimi amanti del trekking e della mountain bike percorrono questo tratto che collega Bologna a Firenze gustando a pieno la sua bellezza unica tra natura e storia. In questo articolo ti spiego, come percorrerla, come pernottare, dove mangiare e quanto ho speso in totale.

Si chiama Via Degli Dei perchรฉ lungo il trekking che faremo a piedi, attraversando tutto lโappennino passando dal passo della Futa, incontreremo montagne e luoghi con nomi di divinitร pagane come ad esempio il Monte Adone, Monzuno che significa monte di Giunone, Monte Venere e Monte Luario (la dea Lua).
Lโintera traversata da Bologna a Firenze non presenta grandi difficoltร . Si puรฒ compiere in quattro o sei giorni a piedi (a seconda del tuo allenamento) oppure in due o tre giorni in bicicletta.
ร possibile percorrere anche solo alcune tratte del trekking sulla Via degli Dei, o personalizzarle come meglio credi in modo da costruirti un tuo percorso personalizzato.
INDICE
LA STORIA DELLA VIA DEGLI DEI
Il cammino dei CAI (comitato alpino italiano) che collega Bologna a Firenze (via degli Dei) sul crinale tra Setta e Savena, era una strada antica che congiungeva Fiesole con Felsina. Serviva soprattutto per sviluppare i traffici e favorire il dominio sulla Pianura Padanagli degli Etruschi che la percorsero per almeno 4 secoli (VII-IV sec. a.C.).

Successivamente i Romani, dopo aver fondato la colonia โBononiaโ (lโattuale Bologna) nel 189 a.C. sui resti dellโantica Felsina, dovevano garantire un collegamento rapido tra Arezzo e Roma attraverso gli Appennini. Il console Caio Flaminio sullโantico tracciato Etrusco costruรฌ nel 187 a.C. una vera e propria strada romana transappenninica denominata Flaminia Militare.
Lโitinerario รจ antichissimo. Da qui passarono gli Etruschi, i Liguri, i Galli, i Romani ed altri nomi famosi come Dante, Goethe, Casanova, Stendhal. Nel Medioevo il tracciato aveva nomi diversi: via mulattiera per Monzuno, via di Barberino e moti altri a seconda della meta che si voleva indicare.
Fino al Medioevo, rimase unโabitudine percorrere a piedi o a cavallo questo antico percorso, molto agevole che permetteva di attraversare tutto il tratto Appenninico. Il lastricato romano cadde in disuso e venne sommerso dalla vegetazione. Venne sostituito da un semplice sentiero o una stretta mulattiera senza pavimentazione, utilizzata molto speso dai pellegrini che avevano necessitร di percorrere questo cammino.
Alla fine degli anni โ80 del โ900, il percorso venne ritrovato e riportato alla luce da un gruppo di escursionisti bolognesi, evidenziando questi antichi tracciati tra Monte Bastione e Monte di Foโ, costeggiando alcuni tratti di strada basolata romana.
IL PERCORSO DELLA VIA DEGLI DEI
Solitamente si parte da Bologna per fare la Via Degli Dei, che รจ una cittร ricca di tesori nascosti, iniziando a camminare sotto ai portici di San Luca con i suoi archi, che un tempo proteggevano i pellegrini ed i viaggiatori fino al Santuario di San Luca. Si scende poi dai Bregoli (Casalecchio di Reno) e, percorrendo il Reno, si arriva a Sasso Marconi, dove sono presenti luoghi che nascondono veri e propri tesori (lโacquedotto romano, lโoasi di San Gherardo, il Ponte di Vizzanoโฆ).
Il percorso della via Degli Dei poi continua per raggiungere lโarea protetta del Contrafforte Pliocenico con i suoi fossili e la sua particolare vegetazione e se le gambe ancora vi reggono potete raggiungere il monte Adone. In alternativa potete farlo la mattina seguente come ho fatto io.

Il cammino riprende verso Monzuno e poi verso Madonna dei Fornelli, cittร rinata grazie al trekking della Via degli Dei. Dopo Madonna dei Fornelli si incontrano molteplici tratti della strada romana Flaminia Militare, il piรน grande cimitero tedesco in Italia (con 30.000 caduti della Seconda Guerra Mondiale) sul Passo della Futa ed immensi prati verdi che si alternano a boschi diversi uno dallโaltro.
Arrivati in Toscana, SantโAgata con i suoi musei di arte sacra e di arte contadina, la lunga strada porta poi a San Piero a Sieve e a diversi luoghi suggestivi e nascosti come il convento Bosco ai Frati, uno dei piรน antichi della Toscana, il Castello del Trebbio, amato da Lorenzo il Magnifico ed abitato persino da Amerigo Vespucci ed infine il convento di Monte Senario, prima di scendere di nuovo verso Fiesole e poi Firenze.
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LA SEGNALETICA DELLA VIA DEGLI DEI
Il Club Alpino Italiano, fra il 1990 e il 1996, ha tentato di definire gli standard cui attenersi.
La segnaletica principale รจ detta anche verticale o segnavia ed รจ generalmente costituita dalle tabelle poste allโinizio del sentiero e agli incroci piรน importanti che contengono informazioni sulle localitร indicando nome e quota del luogo di partenza o dei luoghi di destinazione con i tempi di percorrenza e il numero di sentiero.

La segnaletica orizzontale o intermedia รจ formata da segnavia a vernice di colore bianco-rosso o rosso-bianco-rosso (detto anche bandierina e che contiene il numero del sentiero) posti allโinizio e lungo il sentiero, su sassi o piante, utilizzati per offrire lโinformazione di continuitร e conferma del percorso.
PRIMA TAPPA VIA DEGLI DEI
Se giร mi seguivi dallo scorso anno, saprai che ho fatto un super viaggio sulla ferrovia piรน lunga del mondo ovvero la Transiberiana attraversando Russia Mongolia e Cina, terminato proprio alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Qui sotto un episodio della serie che trovi sul mio canale Youtube.
Tornare alla stazione di Firenze mi ha fatto un effetto strano. Per la prima volta sono tornato a prendere il treno dopo il Covid. Ogni volta che mi trovo a salire su un treno รจ inevitabile che la testa cada lรฌ su quel viaggio pazzesco.
Il compagno di questa avventura sarร mio padre. Se non avete visto lโespisodio del primo giorno andate a vederlo e poi proseguite a leggere sotto.
Se ti stai chiedendo se ci siamo allenati per fare questo viaggio da Bologna a Firenze a piedi, la risposta รจ sรฌ, io ero giร in grado di correre 15 chilometri con facilitร senza mai fermarmi in circa 1 ora e 25 minuti. Mio padre che รจ del 1957, due mesi prima di partire, si faceva quasi due ore di camminata un giorno sรฌ e lโaltro no. Questo giusto per farvi rendere lโidea e mettervi in guardia di fronte ad un percorso di trekking molto lungo e abbastanza difficile.

Da Piazza Medaglie dโOro proprio di fronte alla stazione di Bologna, imboccando Via indipendenza, arriviamo in Piazza Maggiore. Ci fermiamo qui su questa piazza perchรฉ nella basilica di San Petronio possiamo acquistare la credenziale ovvero il passaporto del viaggiatore su cui poter far applicare i timbri di ogni struttura convenzionata che troveremo lungo il percorso. In questo modo si ha la prova ufficiale del cammino compiuto. Il costo nel 2020 รจ di 3 euro. Non ho idea se aumenterร o meno negli anni successivi.
Una volta terminato e timbrato questo cartoncino, basterร mandare la foto ad un numero Whatsapp con sopra almeno 5 timbri di strutture convenzionate per ricevere il gadget omaggio ufficiale del trekking della Via degli Dei. In alternativa alla Basilica che apre alle 8:30 cโรจ anche il welcome center davanti alla piazza che perรฒ apre alle 10. A questo link trovate tutte le info sul sito ufficiale del cammino su tutti i punti vendita e tutti gli orari di apertura e chiusura.

Una volta fatta la credenziale, direzione San Luca!
Passiamo sotto al portico di San Luca che fu costruito per proteggere dalla pioggia tutti i pellegrini che si recavano al Santuario della Madonna di San Luca. ร lungo pensate ben 3796 metri ed รจ il portico piรน lungo al mondo. Conta 15 cappelle e 666 archi.
Sul numero reale degli archi si รจ aperto un grosso dibattito nel corso degli anni anche perchรฉ lโultimo arco riporta la numerazione 658. Ma un sacerdote nellโOttocento ne contรฒ 666 e da allora a molte persone, specie quelle amanti dellโesoterismo piace raccontarla cosรฌ. Questo numero 666, definito diabolico o della bestia rappresenterebbe lโiconografica del serpente cioรจ il diavolo tentatore sconfitto e schiacciato dalla madonna sotto al calcagno. Il portico, infatti, finisce proprio ai piedi del santuario.

Una volta arrivati al Santuario ricordatevi di entrare dentro per farvi fare il secondo timbro e fra che ci siete, andate a vedere la Madonna di San Luca salendo sulle scale alla destra dellโaltare per poi riscendere alla sua sinistra.


Lโicona della madonna di San Luca raffigura una madonna col bambino, secondo la classica iconografia orientale di tipo odigitria. Vi starete chiedendo che cosa cโentra la Madonna di San Luca con la via degli Dei? Il termine odigitria dal greco bizantino significa โcolei che conduce, che guida ed indica la viaโ e proprio per questo รจ considerata la madonna dei viaggiatori e dei pellegrini che si fermavano e facevano sosta per ricevere la benedizione per il loro cammino.
Questo tipo di raffigurazione della Vergine Maria รจ un aspetto che la religione cristiana e quella ortodossa hanno in comune ed infatti mi ha ricordato lโicona della Madonna di Kazan che si trova a San Pietroburgo nella cattedrale di Kazan, anchโessa รจ una variante dellโiconografia odigitria diffusa nellโarte bizantina e russa del periodo medievale.
Fuori dal Santuario cโรจ una fontanella che puรฒ essere usata per bere. Noi perรฒ siamo belli carichi di acqua e facciamo solo un riabbocco. Ripartiamo direzione parco Talon o parco della chiusa.
La strada inizia a scendere ed รจ qui che sentirai i primi dolori alle ginocchia. Il tratto dopo il santuario prosegue per 300 m sulla strada asfaltata e poi sulla destra si prende la Via deโ Brรจgoli (CAI 112A) che conduce al Parco Talon attraverso un bel bosco alberato. Proprio allโinizio del percorso, finita la strada sterrata, incontrate un bivio: entrambe le direzioni vanno bene ma il sentiero di destra รจ piรน breve e piรน ripido (meglio evitarlo in caso di pioggia).

Arrivati al parco si prosegue costeggiando la riva destra del fiume Reno, la sinistra se venite da Bologna, la destra perchรฉ si considera la direzione dellโacqua, dove incontrerete i primi cartelli del trekking della Via degli Dei e del sentiero CAI 112. Proseguendo in direzione Sasso Marconi si raggiunge lโOasi Naturalistica di San Gherardo. LโOasi nasce dal recupero di una cava nei pressi di Palazzo deโ Rossi e oggi รจ un luogo di tutela e di conservazione della flora e della fauna locale. Offre la possibilitร di praticare birdwatching, trekking e Nordic Walking e di approfondire la conoscenza degli aspetti geologici e morfologici del territorio.

Superate lโOasi Naturalistica di San Gherardo e arrivate alla strada asfaltata. Continuate sempre dritto fino ad arrivare al bivio Sasso/Pontecchio e prendete verso Sasso. Risalite per Via Vizzano per proseguire sul trekking sulla via Degli Dei.
Arrivati ai Prati di Mugnano ci si dirige allโinterno del Parco, si supera il parcheggio e si arriva alla โPiazzaโ dove si prosegue seguendo il sentiero CAI 122 VD. Si deve proseguire lungo il CAI 122 che svolta secco a sinistra poco prima del quadrivio de la Commenda. (se arrivate lรฌ tornate indietro di 50 metri).

Si arriva in via delle Orchidee e si svolta a destra sulla Provinciale di Badolo. Qui potete decidere in base a come vi sentite se proseguire per Brento (altri 4 chilometri con un โora e mezzo di cammino) oppure arrivare a Badolo (1,5 chilometri). La vostra via degli Dei si decide anche in base a come vi sentite perchรฉ uno sforzo eccessivo puรฒ compromettere lโintero cammino e lโintero trekking sulla via degli Dei.
Io ho deciso di proseguire per Brento, se volete arrivare fino alla cima del monte adone seguite il sentiero CAI 110 Monte Adone, in alternativa se si รจ molto stanchi si puรฒ tagliare Monte Adone proseguendo per il sentiero diretto per Brento su cui non รจ segnalato il numero. Noi decidiamo di proseguire per Brento e pernottare al circolo sportivo Monte Adone terminando la prima tappa della via Degli Dei. (solitamente cโรจ sempre posto e non รจ necessario chiamare, non rispondono mai!) Con circa 5 euro potete sfruttare le docce dellโimpianto sportivo e stare gratis con la tenda. Non dimenticate di farti fare il terzo timbro sulla credenziale. Sotto il punto esatto su maps.

Ovviamente lโarrivo della prima giornata sarร quello piรน duro di tutti. Fidatevi. Sarete distrutti ma non dovete arrendervi perchรฉ il riposo sarร lโunica medicina ai vostri dolori (scherzavo! se avete un antidolorifico prendetelo!!!).
Dopo una bella doccia che toglie via sudore, odori e stanchezza, io e mio padre abbiamo deciso di andare a cena al ristorante che si trova sopra al circolo, perchรฉ volevamo ricaricare le batterie per avere benzina il giorno seguente. Sotto il punto su maps.
La cosa fondamentale di questo cammino e mangiare bene e mangiare spesso lungo il percorso e soprattutto a cena. Anche se non avete fame mangiatevi delle noci, mandorle, altra frutta secca oppure dei frutti e bevete spesso per poi abbuffarvi la sera. Almeno con me ha funzionato.
Quindi prima tappa della via degli dei รจ finita. Qui sotto trovi il riepilogo dati e costi della mia via degli Dei.
Dati Prima Tappa Via degli Dei
Lunghezza: 33.80 km
Dislivello: +1017 m; -1015 m
Tempo: 10.30 h
La prima tappa รจ quella meno tecnica, presenta alcune salite importanti abbastanza ripidi, quindi conviene affrontarli lentamente, soprattutto se non si รจ molto allenati. Nei periodi caldi รจ necessario portarsi una buona riserva di acqua, perchรฉ soprattutto dopo Sasso Marconi ci sono parecchi settori in mezzo al bosco senza accesso allโacqua. Agosto non รจ il periodo migliore per farla ma secondo me a maggio giugno รจ la scelta migliore.
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Riepilogo costi prima tappa Via degli Dei
Quanto si spende sul trekking della via degli Dei? Ecco il totale del primo giorno.
3,60 euro Colazione in piazza maggiore;
3,00 euro Credenziale;
4,25 euro Pranzo con un panino;
5,00 euro per doccia negli impianti sportivi;
19,50 Cena Trattoria;
TOTALE PRIMA TAPPA TREKKING VIA DEGLI DEI = 35,35 euro
SECONDA TAPPA VIA DEGLI DEI
La mattina presto, dopo aver fatto colazione con del cibo che avevamo nello zaino e bevuto del succo dโarancio (io non bevo mai caffรจ la mattina), ho presto il sentiero che costeggia il Centro Tutela e Ricerca di Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone per arrivare fin sopra la cima alla croce.
Ci vogliono circa 30 minuti per arrivare in alto a passo spedito. Io avevo lasciato lo zaino pesante al circolo sportivo, in modo da andare su leggero come una piuma. Se perรฒ decidete di andare su con lo zaino ovviamente ci metterete molto di piรน di 30 minuti.

Il monte Adone รจ una montagna alta 654,44 metri sul livello del mare che fa parte dellโAppennino bolognese. Siamo nellโestrema parte sud-orientale del territorio comunale di Sasso Marconi. La vetta del monte Adone si raggiungibile facilmente dallโabitato di Brento, una frazione del comune di Monzuno, che sorge sulle sue pendici orientali; su di essa sono situate alcune attrazioni naturalistiche e panoramiche come le due Grotte delle Fate, la Grotticella e il Cunicolo Pozzo.
Questa specie di bastione naturale era una delle ultime linee difensive della Linea Gotica cioรจ il sistema difensivo progettato dai tedeschi per mantenere il controllo della Pianura Padana, dopo lo sbarco degli Americani in Sicilia. Questa linea difensiva si estendeva da Massa Carrara fino a Pesaro. Il 18 aprile 1945 la 91ยฐ Divisione dellโesercito americano conquistรฒ lโavamposto di Monte Adone, aprendo cosรฌ la porta dโingresso per entrare a Bologna.

Ridiscendo poi verso Brento, recupero gli zaini ed il babbo e riparto seguendo un lungo tratto di strada asfaltata che raggiunge prima Monterumici e poi Monzuno.
In questo tratto non cโรจ molto da dire, รจ esposto sullโasfalto e come avrete visto dai video mi sono fermato ai vigili del fuoco in localitร i Tre Fasci, sulla panchina per rifiatare per il grande caldo.

Arrivato a Monzuno dopo un bel tratto in salita sempre su asfalto mi fermo al market Crai per farmi fare il quarto timbro e comprare il pranzo.
Io e mio padre ci fermiamo sulla piazzetta a lato, mangiamo e ci rilassiamo quasi unโora e mezza.
Ripartiamo da Monzuno su strada asfaltata in direzione Madonna dei Fornelli si supera il bivio per Loiano e al campo sportivo, si svolta a destra imboccando una larga carrareccia in salita. Dopo circa 20 minuti si raggiunge la localitร โCampagneโ dove รจ segnalato il percorso CAI 019 โ VD fino a Monte venere, con i suoi 627 metri sul livello del mare.

Da qui si segue la strada sterrata fino alle case di Le Croci. Breve salita fino al Monte del Galletto (pale eoliche) siamo a 940 metri sul livello del mare e poi su sterrata si giunge a Madonna dei Fornelli (3 ore circa da Monzuno).

Poco prima di entrare in paese si trova il piccolo borgo di Fornello e pare fosse questo il primo centro abitato risalente al 14 esimo secolo.
Madonna dei Fornelli รจ situato a 739 metri sul livello del mare ed รจ una frazione del comune di San Benedetto val di Sambro, nellโappennino bolognese. Il termine fornelli si riferisce probabilmente alla presenza di carbonai che accendevano nei boschi qua attorno piccoli fuochi per bruciare lentamente la legna ed ottenere cosรฌ il carbone.

Il nome Madonna invece fa riferimento alla devozione per Madonna a cui fu eretto un santuario in ringraziamento per la fine della peste. Il santuario รจ conosciuto anche come Chiesa della madonna della neve a causa di una leggenda che parla appunto di una nevicata nel mese di agosto e la scelta appunto di edificare una chiesa in questo punto da consacrare a Maria. Le prime testimonianze parlano del 1630 come anni di edificazione di questo santuario.
Arrivo cosรฌ allโAlbergo Ristorante Poli, qui pianteremo la tenda per passare la seconda notte e per farci fare il quinto timbro sulla nostra credenziale (dopo quello di Piazza Maggiore, San Luca, Circolo Sportivo Monte Adone e Crai Monzuno).

Ceniamo al Ristorante dellโhotel con una piazza ed una bibita. La giornata รจ stata meno dura rispetto al primo giorno. Sotto il riepilogo dei chilometri e dei costi.
Dati Seconda Tappa Via degli Dei
Lunghezza: 22.73 km
Dislivello: +1251metri ; -996 metri
Altitudine Massima 936 metri
Altitudine Minima 397 metri
Tempo: 8.30 h
In generale, questa tappa inizia a presentare qualche salita piรน tecnica e qualche passaggio di sentiero piรน impegnativo in mezzo al bosco, anche se non ci sono ancora tratti molto difficili. La salita verso il Poggio monte Venere รจ abbastanza impegnativa ma comunque non presenta pericoli o tratti con poca aderenza. Il percorso prevede comunque un dislivello in salita di 1600 metri, di cui alcuni in sterrato, quindi, un buon allenamento รจ comunque necessario.
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Riepilogo costi seconda tappa Via Degli Dei
Quanto si spende sul trekking della via degli Dei? Ecco il totale del secondo giorno.
5,00 euro Colazione in piazza maggiore;
posto tenda gratis
doccia gratis
9,00 euro Cena al ristorante Poli;
TOTALE SECONDA TAPPA TREKKING VIA DEGLI DEI = 14,00 euro
TOTALE TREKKING VIA DEGLI DEI = 49,35 euro
TERZA TAPPA VIA DEGLI DEI
Smontiamo la tenda, facciamo colazione al ristorante albero Poli e passiamo a ritirare i panini che abbiamo prenotato la mattina precedente al market accanto allโhotel.
La terza tappa รจ senzโaltro una delle piรน tecniche ed impegnative, si sviluppa infatti dentro i boschi e nella parte piรน impervia del percorso, con molti tratti ripidi e discese difficili.
A seconda del periodo รจ possibile incontrare tanto fango, quindi buona parte delle salite diventa molto piรน faticosa e alcune discese possono presentare passaggi scivolosi e pericolosi.
La partenza da Madonna dei Fornelli incontra subito un sentiero molto ripido, che si puรฒ bypassare facendo una parte di strada asfaltate.

Proseguiamo fino al borgo La Bonacca, salendo fino alla Pedrosa ed alla cima del monte dei Cucchi che fa sempre parte dellโappennino Bolognese nel comune di San Benedetto val di Sambro da cui appunto nasce il torrente Sambro uno dei piรน importanti affluenti del fiume setta. Siamo a circa 1138 metri sul livello del mare.
Poco prima di pian di Balestra ho incontrato dei ragazzini che vendevano piccoli snack, caffรจ, aranciate a piccoli prezzi e volendo applicavano anche il timbro di Pian Di Balestra. Se volete fermatevi, sono bravi ragazzi e lavorano per farsi la paghetta settimanale.
Si arriva quindi a Pian di Balestra per poi proseguire in territorio toscano superando il confine segnalato dalla sua famosa pietra. Vedi immagine sotto.
Poco prima del confine si puรฒ fare rifornimento alla fontanella perchรฉ fino alla fine della tappa non troverete piรน fontanelle. Da questo luogo sono state prelevate le pietre per la costruzione della strada attorno al 187 a.C.

Subito dopo il confine, in territorio toscano cโรจ la vetta del monte Bastione con i suoi 1190 metri e del monte Luario a 1140 metri sul livello del mare.
Vi sono state numerose ricerche archeologiche su questo percorso ed hanno evidenziato come gli antichi sentieri e mulattiere medioevali, ricalcavano in parte una strada romana, la transappenninica costruita da Gaio Flaminio nel 187 a.C. che collegava Bologna ed Arezzo, indicata dai ricercatori col nome di Flaminia minore o seconda o Flaminia Militare per distinguerla dalla via Flaminia tracciata nel 220a.c. dal padre di Flaminio che collegava Roma con Rimini.

Monte bastione ospita il tratto piรน suggestivo della flaminia militare. Undici chilometri di una strada perfettamente conservata che ci conducono in un pellegrinaggio unico tra natura e storia. Il tratto fu scoperto per la prima volta il 25 agosto del 1979 da Cesare Agostini e Franco Santi portando alla luce il primo tratto di basolato romano.

Dopo lโarrivo in toscana inizia la piccola discesa fino ai 900 metri del Passo della Futa che durante la Seconda Guerra Mondiale, faceva parte della linea Gotica.
Proseguendo per il sentiero si incontrano nuovamente tratti di Flaminia Militare, di cui uno ben conservato e protetto da una sorta di recinto di legno. Continuate il percorso seguendo la segnaletica e scendete a destra fino a raggiungere lโinizio di un bosco di conifere.

Questo tratto รจ davvero spettacolare. Andate avanti in linea retta seguendo sempre le indicazioni per la Futa fino ad arrivare dopo poco alla strada asfaltata che da Pian del Voglio porta al Passo della Futa, SS 65.

Dopo questo bellissimo tratto di discesa arriviamo al Camping la Futa, dove piantiamo la tenda. Nel costo del posto tenda รจ presente anche la possibilitร di fare il bagno in piscina ed usufruire di docce e bagni.
Ed รจ proprio qui che io decido di lavare i miei vestiti con la mia borsa sacca SCRUBBA. Se non sai di che cosa si tratta ti consiglio di vedere il mio filmato sotto.
Qui sotto ho fatto anche un post dettagliato che spiega come usarla.

Abbiamo infine cenato al Ristorante del Camping. Sotto i dettagli del percorso e di spesa.
Dati Terza Tappa Via degli Dei
Lunghezza: 15.95 km
Dislivello: +683metri ; -530 metri
Altitudine Massima 1191 metri
Altitudine Minima 799 metri
Tempo: 5.50 h
Questa tappa ha un dislivello in salita di 700 metri, che in valore assoluto non sarebbe eccessivo, ma su passaggi cosรฌ tecnici a parte in estate sono fangosi e quindi un buon allenamento รจ comunque necessario. ร una delle tappe piรน brevi, sono solo 16 chilometri, quindi, avendo una giornata a disposizione li puรฒ percorrere chiunque, seppur facendo alcune soste.
Ci sono alcuni passaggi abbastanza ripidi, quindi conviene affrontarli lentamente, soprattutto se non si รจ molto allenati. Nei periodi caldo รจ necessario portarsi una buona riserva di acqua, perchรฉ ci sono parecchi settori in mezzo al bosco senza accesso allโacqua.
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Riepilogo costi terza tappa Via Degli Dei
Quanto si spende sul trekking della via degli Dei? Ecco il totale del terzo giorno.
2,25 euro Colazione Hotel Poli;
6,50 Panini al market;
29,00 euro posto tenda al Camping la Futa;
15,00 euro Cena Campeggio;
TOTALE TERZA TAPPA DEL TREKKING VIA DEGLI DEI 53,00 euro
TOTALE TREKKING VIA DEGLI DEI = 102,35 euro
QUARTA TAPPA VIA DEGLI DEI
Colazione e partenza presto come ormai siamo abituati qui sul trekking della Via Degli Dei.
Anche il passo della Futa, dove siamo adesso, faceva parte della linea Gotica, quella linea difensiva di cui vi ho giร parlato su monte Adone. Qui durante la seconda guerra mondiale erano presenti numerosissime postazioni difensive costruite dai tedeschi ma furono abbandonate dopo lo sfondamento da parte degli alleati nel settembre del 1944.

Dagli anni 50 il passo della futa รจ divenuto famoso perchรฉ รจ sede del cimitero militare germanico piรน grande dโItalia. Fu inaugurato nel 1969 ed oggi accoglie le salme di 30683 persone.

La storia e questi luoghi servono per ricordarci che la guerra serve solo per arricchire le tasche dei politici o dei potenti di turno, a discapito delle persone comuni che spesso la guerra nemmeno la volevano fare. Questo luogo รจ sicuramente il luogo piรน toccante che si trova durante il trekking sulla via degli Dei.
La partenza da Monte di Fรฒ presenta subito una salita impegnativa: si puรฒ scegliere di passare nel bosco che in caso di fango sconsiglio oppure su strada tornare alla Futa riprendendo poi il trekking sulla Via degli Dei classica.

Noi decidiamo di prendere la via per il bosco per arrivare fino al monte Gazzaro a 1125 metri. Nellโimmagine sotto il panorama su monte Gazzaro.

Il sentiero che porta sulla cima della collina รจ sconsigliato in caso di maltempo e non percorribile in mountain-bike. In caso di maltempo รจ consigliato prendere la strada a destra che รจ pianeggiante e meno rischiosa.

Vicino alla croce di M. Gazzaro cโรจ una piccola struttura in pietra, con un contenitore in metallo che contiene il โlibro vetta di Monte Gazzaroโ, ovvero un quaderno dove chi vuole puรฒ scrivere i propri pensieri.

Proseguiamo poi lungo il crinale ed iniziamo a scendere: in questo punto dovete fare molta attenzione perchรฉ lo spazio dove camminare รจ stretto e il terreno puรฒ essere a tratti molto scivoloso. Sono presenti anche delle corde di ferro piรน avanti in modo da sostenervi e non scivolare.
Arriviamo in un grande spiazzo dove convergono varie vie, poco piรน avanti proseguendo dritto si trova il passo dellโosteria Bruciata posto ad 820 metri.

Una leggenda narra che in questa zona un tempo vi fosse un Osteria gestita da una famiglia che uccideva nel sonno i viandanti che pernottavano, sโimpadronivano dei loro beni e utilizzavano le loro carni per sfamare i passanti successivi.
Un giorno un frate proveniente da Bologna e diretto a Firenze si fermรฒ alla locanda. Il frate non era uno sprovveduto e capรฌ subito che la carne nel piatto non era carne di manzo. Se ne fece dare un poโ con la scusa di darla ai suoi amici frati che lo aspettavano piรน avanti nel bosco ma una volta arrivato al paese di SantโAgata (il paese che troveremo piรน avanti), andรฒ dalle guardie spiegando che secondo lui era carne umana.
Gli sbirri partirono e salirono al passo e trovarono altri resti umani nellโosteria. Tutta la famiglia che lavorava nella locanda fu impiccata e lโosteria venne bruciata affinchรฉ non fosse mai piรน ricostruita.

Si pensava appunto che questa fosse solo una leggenda finchรฉ alcuni anni fa furono ritrovati alcuni resti di mura e un pavimento con tracce dโincendio. Lโunica documentazione certa riguarda una carta del 1585 eseguita da un perito in cui viene raffigurata la strada che passa dal valico con segnato sopra il nome di un edificio chiamato โspedaletto rovinatoโ. Lascio a voi la libertร di pensare che questa sia solo una leggenda o se sia un fatto realmente accaduto.
Continuando a camminare si scende fino ad arrivare ad una vecchia casa semidiroccata: โRiarsiccioโ, da qui andate avanti fino ad arrivare ad un bivio sulla destra. Qui ci sono due cartelli: se si gira a sinistra si prende il sentiero CAI nยฐ46b verso SantโAgata, se si gira a destra si continua a camminare sul sentiero iniziale nยฐ46 verso SantโAgata-San Piero a Sieve. Noi abbiamo deciso di andare sinistra e passare per santโAgata per pranzare e riposarci.

SantโAgata รจ un pesino molto carino, vale la pena fermarsi ed ammirare il piccolo borgo medievale e la bella Chiesa con il suo campanile e lโorologio.

Passato il ponte con il ruscello e passata la chiesa subito sulla sinistra cโรจ una piazzetta dove potete rifiatare e mangiare allโOsteriola. Fatevi mettere il timbro sulla credenziale. Posto molto carino per pranzare o cenare.

Se avete tempo potete fare un giro anche attorno al borgo perchรฉ presenta molti punti in cui รจ possibile scattare belle foto e volendo si puรฒ scendere al piccolo ruscello che scorre sotto la cittร per mettere i piedi in bagno e rinfrescare la vostra giornata.

Dopo una sosta di unโora ripartiamo. Dopo SantโAgata inizia la seconda parte che si compone di un lungo tratto di discese dolci nelle colline del Mugello, per lo piรน asfaltate, in cui si puรฒ godere di bellissimi panorami. Da lontano si puรฒ vedere anche il lago di Bilancino e in lontananza anche Barberino del Mugello.
Dopo pochi chilometri perรฒ molto esposti al sole (che a me ha distrutto) arriviamo a San Piero a Sieve.
Montiamo la tenda al Camping Mugello Verde e dopo una doccia e un poโ di relax ceniamo al ristorante. Io mi sono dimenticato di farmi mettere il timbro, voi non fate come me mi raccomando.
Riepilogo costi quarta tappa Via Degli Dei
Quanto si spende sul trekking della via degli Dei? Ecco il totale del quarto giorno.
5,75 euro Colazione e Pranzo da portar via;
8,27 Pranzo-Merenda SantโAgata;
29,00 euro posto tenda al Camping Mugello Verde con piscina;
21,25 euro Cena Ristorante del Campeggio;
TOTALE QUARTA TAPPA TREKKING VIA DEGLI DEI = 64,27 euro
TOTALE TREKKING SULLA VIA DEGLI DEI =166,62 euro
Dati Quarta tappa Via degli Dei
Lunghezza: 25.90 km
Dislivello: +641 metri ; -1197 metri
Altitudine Massima 1125 metri
Altitudine Minima 296 metri
Tempo: 6.30 h
Questa quarto giorno sul trekking della Via Degli Dei ha una difficoltร media. Si sale molto la mattina presto dopo il passo della futa e si riscende molto. Ci sono tratti molto tecnici e cโรจ bisogno di scarpe adeguate per camminare sia in salita che in discesa. Prendetela con calma specialmente dโestate. ร una delle tappe piรน difficili fatte fino ad adesso. Mio padre dopo questa giornata si รจ fermato ed ha dovuto rinunciare.
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QUINTA TAPPA VIA DEGLI DEI
La giornata inizia con una brutta notizia: mio padre non appoggia il piede a terra per via dei dolori e della vescica ormai diventata enorme sotto a tutto il piede. Per la quinta tappa partirรฒ da solo.
Mentre cammino per raggiungere Monte Senario, mi metto a leggere le notizie sulla cittร di San Pier a Sieve e scopro che questa cittร allโinizio appartenenza alla famiglia degli Ubaldini ma successivamente i Medici entrarono a far parte di tutta la zona. Poco fuori dalla cittร , infatti, si trova la fortezza Medicea di San Martino e la villa Medicea del Trebbio questโultima patrimonio dellโumanitร dellโUnesco. La Fortezza รจ considerata una delle piรน estese fortificazioni italiane di tutti i tempi.
La presenza dei Medici in questa zona potrebbe essere legata alla necessitร di tornare a respirare lโaria dei loro antenati. Anche se non ci sono documenti ufficiali a conferma, molti studiosi ritengono che i Medici siano stati realmente carbonai di Campiano, un piccolo borgo qui in collina vicino appunto a Cafaggiolo, dove appunto sorge la Villa Medicea. Se avete ancora voglia e soprattutto le gambe vi reggono ancora, a due chilometri di distanza dalla Villa medicea si puรฒ fare una piccola deviazione e raggiungere il lago di Bilancino.
Proseguo sul sentiero prendo la strada in salita. Passato il cestello del Trebbio sulla destra continuo a fare trekking sulla Via degli Dei e incontro un tabernacolo del 1664, quasi perfettamente conservato

Il termine Trebbio significa โtrivioโ cioรจ il punto dal quale nascono tre strade.
Vado avanti e seguo le indicazioni CAI 17 Bo-Fi Bivigliano. La strada continua e si snoda nel bellissimo panorama del Mugello dove ammiro ulivi, borghi e tabernacoli.

Proseguo fino ad arrivare alla strada statale per Firenze. Giro a sinistra per Tagliaferro, scendo fino ad incontrare nuovamente i segnali CAI per Bivigliano sul muretto che circonda una grande casa rossa.

Proseguo e supero un cancello che mi porta sulla strada bianca. Dopo poco le indicazioni dicono di girare a sinistra lasciando cosรฌ alle spalle la strada sterrata e proseguendo nel bosco. Il sentiero sale e arriva a un bivio: CAI 00 e CAI 00-60: seguo il primo girando a destra e proseguite sulla strada bianca. Arrivati ad un piccolo spiazzo con il nome di โCamporomanoโ il sentiero riprende a destra nel bosco.
Continuo sul tracciato fino a che non arriverete ad una strada asfaltata e in lontananza, sulla vostra destra, potrete ammirare la Badia del Buonsollazzo.

Proseguite sulla strada asfaltata fino a che non incontrerete il cartello per Monte Senario sulla vostra sinistra. Il sentiero prosegue in salita fino ad incrociare un cancello che dร su una strada asfaltata: รจ la strada che arriva al Convento di Monte Senario.

Il settore dentro al bosco fino al Convento di Monte Senario รจ spesso fangoso, tranne in estate. La salita si fa dolcemente ripida fino alla cima del monte posta ad 800 metri. Un tempo era luogo di eremitaggio, oggi gli ultimi 3 km regalano un paesaggio ideale per fare foto, picnic e relax allโinterno del bosco. Appena sulla cima del monte inizio a scorgere il convento. Verso i mesi autunnali con la nebbia e lโumiditร รจ una cosa da non perdere.

Il convento risale al 1234 fondato da sette nobili fiorentini, fondatori dellโordine dei Servi di Maria perciรฒ detti i sette santi fondatori. Ampliato successivamente nel quindicesimo secolo da Ferdinando I de Medici, il figlio di Cosimo I de Medici. Per essere poi in parte modificato nel 18esimo e 19 secolo. La torretta dellโorologio รจ del 1834.

I frati producono alcuni liquori nella distilleria del convento un tempo unโantica farmacia. Dal 1865 producono la Gemma dโAbeto un liquore con estratti di Abete Bianco. Qui potete pranzare o riposare al fresco ai piedi del convento e magari entrare e visitarlo. Volendo applicano anche il timbro sulla credenziale, io mi son dimenticato di chiedere.

Dopo una sosta nel punto di ristoro dei frati, prendo la strada sterrata che costeggia il Convento sulla destra, scendo lungo il viale alberato. Supero il cancello e prendo il sentiero che scende nel bosco a sinistra e che alla fine arriva in una strada asfaltata. Proseguo sulla strada fino a che il sentiero riprende a Vetta le Croci dopo circa mezzโora nel verde girando sinistra.

Questโultimo tratto che porta ad Olmo รจ completamente aperto in una distesa di campi con panorami mozzafiato. Se guardate bene in lontananza, infatti, potrete giร ammirare da lontano sia Fiesole che Firenze. Il sentiero continua fino ad arrivare nuovamente su strada asfaltata.
Attraversata la strada asfaltata il sentiero CAI n.ยฐ 2 prosegue in salita verso Poggio Pratone, a 700 metri s.l.m. da dove รจ possibile godere di un bellissimo panorama verso Firenze. Nella foto sotto ero giร distrutto.

Da Poggio Pratone si scende su strada sterrata fino a Monte Fanna. La strada diventa poi asfaltata, una volta attraversata la frazione di Borgunto, e si giunge nella piazza di Fiesole.

La cittร di Fiesole รจ stata in passato una cittร etrusca molto importante. Fu una grande alleata di Roma fin dal terzo secolo a.C.. Dal quattordicesimo secolo in poi fu considerata uno dei sobborghi piรน esclusivi dโItalia e pensate fino al 2017 รจ stato il comune piรน ricco di tutta la toscana quando poi nel 2018 รจ stata superata dal comune di Lajatico.
Nellโaera archeologica cโรจ un teatro romano, le terme un tempio ed un museo etrusco. Fiesole da sede anche ad importanti istituzioni culturali come lโistituto universitario Europeo, lโuniversitร di Harvard a villa i tatti che ospita il centro di ricerca sul rinascimento italiano o la Georgetown University a villa le balze che ospita i suoi studenti durante la loro permanenza di studi in Italia. Inoltre, Villa sparta sempre qui a Fiesole era la residenza della famiglia reale greca.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu teatro del cosiddetto episodio dei Martiri di Fiesole, ovvero tre carabinieri si consegnarono alle truppe tedesche per salvare dieci ostaggi e subito dopo i tre furono fucilati. Questo monumento nellโimmagine sopra fu eretto appunto per ricordare il grande gesto compiuto da queste tre grandi persone che ricevettero poi la medaglia dโoro al valor militare. La Rai ha anche fatto un film in memoria di questo e se siete curiosi di vederlo si chiama โA testa Altaโ I Martiri di Fiesole ed รจ uscito su Rai 1 il 2 giugno del 2014.
Prima di partire verso Firenze, mi sono fermato al Cefรจ Deja Vu per farmi fare un timbro sulla credenziale bere qualcosa e mangiare un gelato. Si trova sulla piazza principale, lo trovate facilmente.

Da qui si puรฒ scegliere se prendere lโautobus n.ยฐ 7 ed arrivare fino alla stazione di Firenze, oppure prendere la panoramica fino alle scuole medie e percorrere il sentiero CAI n.ยฐ 7 che sale a Monte Ceceri e da qui scendere alle cave di Maiano, salire verso Settignano e scendere direttamente a piedi passando per Coverciano.

Ho preso invece una terza via, la via vecchia fiesolana, piรน diretta saltando il sentiero CAI n.7. Ci sono meno sali scendi ma come lunghezza รจ la stessa.

Lโarrivo a Firenze รจ qualcosa di favoloso. Impossibile descrivere lโemozione di arrivare a Firenze al tramonto e ritrovare tanti compagni di viaggio incontrati lungo il cammino.

Adesso mi rendo conto che dopo piรน di 130 chilometri a piedi con un percorso cosรฌ ricco di esperienze sensoriali di ogni genere, questo non sia solo un punto di arrivo. Vi consiglio di farlo perchรฉ merita davvero, merita tutta la fatica, tutti gli sforzi, tutti i piccoli dolori delle gambe ed i piccoli imprevisti che ci sono capitati. Spesso si cercano mete allโestero in stati lontanissimi ma ricordiamoci che il nostro paese รจ il piรน desiderato da molti, cerchiamo di salvaguardarlo sempre, di rispettarlo non solo a parole ma anche attraverso i nostri gesti quotidiani. Prima di tornare alla stazione ultimo timbro sulla credenziale dentro Palazzo Vecchio e torno in stazione.

Adesso tutto bello puzzolente salgo sul primo treno per Pontedera, per lโultima ora di treno. VI dico solo che puzzavo talmente tanto che nessuno voleva mettersi seduto vicino a me.
Spero di averti trasmesso la passione per questa avventura e spero di averti dato quante piรน informazioni possibili per poter poi rifare da solo questa esperienza di viaggio. Sotto ad ogni video ho messo la Mappa in formato PDF del trekking che ho fatto sulla via degli Dei, con sopra tutte le mie annotazioni con i punti dove trovare lโacqua, dove ho mangiato, dove ho dormito e dove mi sono fatto fare i timbri per la mia credenziale. Tutto scaricabile gratuitamente come sempre.
MAPPA PDF DA SCARICARE E STAMPARE โถ๏ธhttps://tinyurl.com/mappaviadeglidei
Sotto ti metto il video della mia attrezzatura nel caso tu sia interessato a qualcosa
Riepilogo costi Via Degli Dei
Quanto costa fare la via degli dei? Quanto si spende a fare la via degli dei? Ecco il totale del quinto giorno e il totale finale del trekking sulla Via degli Dei.
3,50 euro Colazione al Campeggio;
3,00 Panini Comprati al Campeggio;
3,00 euro Gelato comprato a Fiesole ad una gelateria;
1,50 euro Bibita Fresca comprata al Bar Dejavu;
TOTALE QUINTA TAPPA TREKKING VIA DEGLI DEI =11,00 euro
TOTALE SUL TREKKING DELLA VIA DEGLI DEI = 177,62 euro
In pratica ho speso quasi quanto tre giorni a Venezia. Non hai visto i video? sotto ne hai uno.
Dati Quinta tappa Via degli Dei
Lunghezza: 34.68 km
Dislivello: +1367 metri ; -1510 metri
Altitudine Massima 817 metri
Altitudine Minima 50 metri
Tempo: 11.30 h
Questa quinta tappa del trekking della via degli Dei รจ quella piรน dura. Se non ve la sentite consiglio di fermarvi a Fiesole o anche prima. Lโultimo giorno potete andare a Firenze e approfittarne anche per visitare la cittร . Dopo San Piero a Sieve si sale tanto. Le vostre ginocchia verranno messe a dura prova.
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