VIA FRANCIGENA TAPPA 31
In questa tappa numero 31 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. La tappa numero 31 della Via Francigena รจ la piรน corta di questo mio tragitto da Lucca a Siena. Se non hai visto le puntate precedenti vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso una delle migliori tappe della via francigena in toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 30 โ TAPPA 32 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube sotto. Se non hai visto il video, prova a vederlo e magari mettimi un like al video o se preferisci. ๐ Questo mi aiuterร a crescere. Grazie! ๐Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 31
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Facile ๐ข๐ข๐ข
๐ Partenza: Gambassi Terme (Chiesa Cristo Re)
๐ Arrivo: San Gimignano (Duomo)
๐ฃ๏ธ Distanza: 13,31 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 3.00 h
๐ฐ Quanta acqua portare: 1 litro
โ๏ธ Dislivello in salita: 344 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 329 m
โฌ๏ธ Quota massima: 388 m (Collemuccioli)
Strade pavimentate: 40%
Strade sterrate e carrarecce: 54%
Mulattiere e sentieri: 6%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 97%
Come arrivare al punto di partenza: Linee FS Empoli-Poggibonsi e poi BUS oppure sempre con BUS Autolinee SITA (055483651) da Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Firenze, Volterra.
PARTENZA DA GAMBASSI TERME
Anche se poco meno di 14 chilometri questa tappa numero 31 รจ molto interessante perchรฉ si passa attraverso i bellissimi paesaggi della Val dโElsa piena di castelli ed abbazie, originati dal passaggio della Via Francigena, fino ad arrivare come detto sopra a San Gimignano.


Anche oggi parto da solo sulla Via Francigena Tappa 31, con la speranza di beccare qualcuno lungo il breve tragitto. Nemmeno il tempo di pensarlo e chi trovo? Due signori della mia stessa cittร . Roberto (detto Pancio) alle prime armi nei cammini mentre Andrea piรน esperto avendo giร fatto due volte il cammino di Santiago. Addirittura, scopro che Andrea quando era piccolo andava a farsi i capelli dal babbo di mio nonno.


Insomma tra una chiacchiera e lโaltra, incrociamo un gruppo di signori di Gessate in provincia di Milano ed ecco che anche oggi mi trovo non piรน da solo. Il tempo passa veloce mentre si parla del piรน e del meno.


Vengo sommerso di domande da tutto il gruppo di Milano non appena scoprono che faccio video su Youtube ed ancora di piรน quando gli dico che ho fatto la Transiberiana (Transmongolica) nel 2019. Qui ti metto il link allโarticolo completo e sotto anche il video.
LUIANO
Il sentiero dopo Gambassi Terme รจ una discesa continua fino a Luiano su strada bianca.


Attenzione che noi abbiamo incrociato un Bus che ha alzato un polverone enorme. Questo tratto รจ particolarmente bello perchรฉ circondato da vigneti ed alberi.


Successivamente si costeggia una zona piena di alberi fino a Pancole. Questa parte รจ bella ripida ma oggi sono ancora allโinizio di tappa e le gambe girano ancora bene.
IL SANTUARIO DI PANCOLE
Dopo qualche km si arriva al Santuario di Pancole che ha una storia molto bella ma un poโ lunga.
Una particolaritร del santuario รจ che la tappa numero 31 della via Francigena, passa proprio sotto al santuario come si vede dallโimmagine sotto.


LA LEGGENDA
In questo luogo alla fine del 1400 sorgeva unโedicola, sulla quale Pier Francesco Fiorentino aveva affrescato lโimmagine della Vergine allattante il Bambino. Fino alla seconda metร 1600 questa zona conobbe un periodo di crisi e carestia. La zona venne abbandonata e la vegetazione ricoprรฌ completamente lโaffresco fino a scomparire alla vista dei passanti.


Nel 1668 una pastorella di nome Bartolomea, mentre portava il gregge al pascolo, iniziรฒ a disperarsi e scoppiรฒ a piangere. Una signora dal mantello blu che percorreva il sentiero si avvicinรฒ alla Pastorella chiedendole il motivo di cosรฌ tanta tristezza.


Bartolomea rispose che a causa della carestia tutta la sua famiglia era molto povera. La signora col mantello blu la rassicurรฒ dicendole di andare a casa perchรฉ avrebbe trovato pane, olio e vino nella dispensa. Cโera perรฒ un aspetto che molto importante che non vi ho detto. Bartolomea era muta dalla nascita e quando la pastorella si rese conto di aver parlato, corse verso casa urlando ai genitori che una signora le aveva detto che la loro dispensa era piena.


I genitori meravigliati nel sentire la voce della figlia, trovarono pane, olio e vino in dispensa e lo raccontarono a tutto al paese. Tutte le persone del paese tornarono nel punto in cui la pastorella aveva incontrato la signora ma trovarono soltanto un cumulo di rovi.


Iniziarono ad estirpare i rovi e scoprirono lโaffresco della Vergine, vestita nello stesso modo di come lโaveva descritta la pastorella. Lโimmagine fu graffiata da un contadino nellโatto di estirpare i rovi ed il segno รจ ancora visibile oggi.


Quanto accaduto attirรฒ ovviamente lโattenzione di molte persone, pellegrini e uomini benestanti che offrivano dei soldi o dei beni materiali alla Madonna, contribuendo alla costruzione della chiesa che poi venne consacrata due anni dopo lโapparizione alla Pastorella, nel 1670.
LA STORIA
La Chiesa diventata Santuario Diocesano nel 1923 รจ stata intitolata alla Madre della Divina Provvidenza ed ovviamente contiene al suo interno lโaffresco di Pier Francesco Fiorentino.


Cโรจ un altro fatto avvenuto in tempi piรน recenti che ha di nuovo attirato lโattenzione di molti.
Il 14 luglio 1944 i tedeschi in ritirata durante la guerra, fecero saltare con delle mine il Santuario.


Tutto il complesso venne distrutto e sai che cosa si รจ salvato dallโesplosione? Bravo, rimase in intatta solo lโimmagine sacra della Madonna. Quello che vedete adesso รจ il santuario ricostruito seguendo il vecchio progetto.


Prima di lasciare il santuario, ho fatto il timbro sulla credenziale ovviamente lasciando unโofferta.
โซ TORNA ALLโINDICE โซ
PIEVE DI SANTA MARIA ASSUNTA
Dopo altri due chilometri su sterrato e strada bianca arrivo alla pieve romanica di Cellole, conosciuta anche come Pieve di Santa Maria Assunta. Molto bella, sorge su un bellissimo panorama della Val dโelsa. Particolarmente belli i fiori tutti attorno e le colline verdi allโorizzonte.


Il complesso risale al primo millennio e la custode che era qui poco fa mi ha detto che la chiesa ha la particolaritร di essere rivolta ad oriente. Questo permette alla luce allโalba di illuminare perfettamente tutta la navata centrale. Deve essere bello da vedere, peccato che siamo ormai quasi alle 11 di mattina.


Una scritta รจ visibile sulla facciata, a sinistra del portone dโingresso e riporta la data ufficiale del termine dei lavori: A.D. MCCXXXVIII CONSUMATIO PLEBIS, ovvero 1238, compimento della pieveโ.


La chiesa ha subito rilevanti trasformazioni: lโabbattimento del campanile, la sostituzione degli altari barocchi, il rifacimento del tetto e del pavimento.


Lโinterno รจ rimasto comunque semplice, presenta undici colonne che separano le tre navate. Al centro delle tre navate, in fondo, troviamo lโaltare, la fonte battesimale รจ sinistra della porta dโingresso ed รจ costituito da un unico blocco di pietra di forma ottagonale.


Sui capitelli delle colonne ci numerose decorazioni e su tre colonne ci sono affreschi del 400 con santi, tra i quali SantโAntonio Abate, santa Caterina dโAlessandria e San Benedetto.
VERSO SAN GIMIGNANO
Mancano circa 4 chilometri a San Gimignano. Ci sono passato alcune volte da queste strade ma percorrendo il tratto a piedi devo dire che tutto assume un sapore diverso rispetto al solito. San Gimignano svetta allโorizzonte e non vedo lโora di arrivare a destinazione.


Lโultimo pezzo di strada dopo la Pieve di Santa Maria Assunta รจ su asfalto. Si costeggia la strada asfaltata e bisogna prestare attenzione alle auto che passano ed ai molti ciclisti che sfrecciano tra noi e le auto.


Questo tratto รจ particolarmente bello perchรฉ San Gimignano allโorizzonte domina il panorama tra bellissime distese di vigneti. Non sono vigenti particolari ma sono i vigneti della Vernaccia di San Gimignano, un vino bianco, prodotto solo nel territorio comunale di San Gimignano, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.


ร controllato e garantito dal marchio di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) ed รจ stato il primo vino italiano a ricevere il marchio di Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1966 e nel 1993 ha avuto la DOCG. Una bottiglia al ristorante costa sei euro ma รจ un vino eccezionale da provare, credetemi.


Sembra di essere giร arrivati a fine tappa al cartello di San Gimignano ma in realtร mancano ancora quasi due chilometri al Duomo. Per cui forza e coraggio che mancano gli ultimi metri per concludere questa tappa 31 della Via Francigena.
โซ TORNA ALLโINDICE โซ
SAN GIMIGNANO
Arrivo cosรฌ in piazza del Duomo. Per la gioia e felicitร di tutti le varie persone che hanno camminato con me in questa splendida mattina di inizio giugno. Adesso, come prima cosa, devo cercare dove fare il timbro per la credenziale in modo da mettere il sigillo a questa tappa 31 della Via Francigena.


Dalla piazza guardando il duomo, lโufficio turistico rimane sulla sinistra. Occhio allโorario perchรฉ chiude alle 13. Per cui fate prima il timbro sulla credenziale altrimenti poi dovete farlo nel pomeriggio dopo le 15.
LA STORIA DI SAN GIMIGNANO
Il nome attuale della cittร risale al 10 secolo, quando, secondo la leggenda, il vescovo di Modena Gimignano salvรฒ la cittร dai barbari avvolgendo la cittร dalla nebbia tanto da farla scomparire.


San Gimignano รจ conosciuta come la cittร dalle belle torri, da lontano si riconosce facilmente perchรฉ spiccano sopra le case.
LA MANHATTAN DEL MEDIOEVO
Nel periodo del suo massimo splendore dal 1000 al 1200 la cittร passo da essere un piccolo villaggio ad una specie di Manhattan del Medioevo con piรน di 70 torri.


Ogni torre apparteneva ad una famiglia benestante che faceva a gara con le altre per avere la torre piรน alta.
Si era creata una competizione molto forte tra le famiglie che erano disposte a tutto pur di impedire ai rivali di costruire la torre piรน alta fino anche ad organizzare delle piccole rappresaglie. Ed รจ a causa di questi attriti che alcune torri hanno lโingresso al primo piano. Una scaletta formata da tavole di legno e corda veniva calata fino a terra per permetter lโingresso e lโuscita. La scala veniva tirata su al primo piano durante la notte per scongiurare cosรฌ attentati notturni.


Venne emesso un decreto che impediva la costruzione di torri piรน alte della torre dellโorologio detta anche la Rognosa ed essa doveva rimanere lโunica a superare i 50 metri. Ma si sa, noi italiani facciamo sempre i furbetti e La Torre Grossa, quelle degli Ardinghelli e dei Salvucci superarono quanto stabilito dal decreto e quindi furono โscapitozzateโ cioรจ private della parte superiore.


Col passare del tempo ed a causa della peste che nel 1348 colpรฌ San Gimignano decimando 2/3 della popolazione totale, molte torri caddero in rovina e quindi crollarono. Oggi restano soltanto poco piรน di dieci torri che contribuiscono comunque a disegnare uno skyline unico nel suo genere per un borgo medievale.
COSA VEDERE A SAN GIMIGNANO
Ci sono vari posti che si possono vedere qui a San Gimignano e si puรฒ acquistare un solo biglietto che ti permette di vedere piรน cose assieme, risparmiando qualche euro.
Per vedere i Musei Civici il biglietto standard costa 9 euro e comprende lโaccesso al Palazzo Comunale, alla Torre Grossa, alla Pinacoteca, al Museo Archeologico ed alla Chiesa di San Lorenzo in ponte.
Il biglietto per lโaccesso al Duomo ed al Museo di Arte sacra costa 5 euro.
Con San Gimignano Pass, cioรจ il biglietto unico che costa di 13 euro puoi avere accesso al Palazzo Comunale, alla Torre Grossa, alla Pinacoteca, al Museo Archeologico, alla Chiesa di San Lorenzo in ponte, al Duomo ed al Museo di Arte Sacra. Essendo piรน ricco di cose da vedere, il San Gimignano Pass รจ valido per due giorni consecutivi.
Se anche tu vuoi percorrere questa tappa numero 31 della via Francigena ed hai la credenziale, devi sapere che non รจ previsto per chi ha la credenziale del pellegrino. Anche noi pellegrini paghiamo prezzo intero.
MUSEI CIVICI
I Musei Civici di San Gimignano sono divisi in due parti. Il primo รจ il Palazzo Comunale con la sua Torre Grossa.


Lโaltro lo vedremo dopo ed รจ vicino alla biblioteca.
PALAZZO COMUNALE
Il Palazzo Comunale ospita due importanti stanze affrescate: la prima รจ la Sala di Dante dove il poeta dormรฌ quando venne in veste di ambasciatore di Firenze per negoziare un trattato di pace.


Allโinterno cโรจ la bellissima Madonna con Bambino di Lippo Memmi ed altri affreschi ispirati a scene di cavalleria.


Al piano successivo cโรจ la camera personale del Podestร che era una specie di sindaco dei giorni dโoggi, con scene di amor cortese e di matrimoni, dipinti da Memmo di Filippuccio, agli inizi del 1300.


Ovviamente qualche zona ha subito le conseguenze del tempo ma restano una fedele rappresentazione dei tempi medievali, degli usi e dei costumi dellโepoca.
PINACOTECA
Allโinterno inizia la Pinacoteca, la collezione della cittร con dipinti di artisti senesi e fiorentini come Filippino Lippi, Benozzo Gozzoli, Benedetto da Maiano ed il Pinturicchio.


Cโรจ anche San Gimignano che protegge la cittร e la patrona della cittร , Santa Fina, della quale perรฒ vi parlerรฒ piรน avanti.
TORRE GROSSA
Adesso รจ venuto il momento di salire i 218 gradini della Torre Grossa. Le altre torri di San Gimignano sono da proprietร privata e quindi chiuse al pubblico, tranne questa che รจ anche la sede municipio cittadino.
La scala รจ di alluminio ma non oso immaginare come poteva essere salire su una scala di legno fino a lassรน in alto, meglio non pensarci.


Devi assolutamente salire sulla Torre ed ammirare lo spettacolo da sopra. Ad ovest cโรจ il parco della Rocca, verso nord si vedono le Torri dei Salvucci chiamate anche le torri gemelle con dietro la Torre Pettini, verso est la Torre Chigi, la torre Rognosa o dellโorologio.


Per un periodo รจ stata la prigione in cui venivano rinchiusi i delinquenti che avevano avuto delle rogne con la giustizia, deriva da qui il termine rognosa. verso sud la Torre degli Ardinghelli, la torre dei Becci e la torre dei Cugnanesi.
MUSEO ARCHEOLOGICO
La seconda parte dei musei civici si trova andando da Piazza Duomo verso Porta San Matteo, con una deviazione su Via XX Settembre. Lโingresso al Museo Archeologico alla sinistra della biblioteca comunale.
Davanti allโingresso principale perรฒ prendetevi un minuto e giratevi perchรฉ si possono vedere le varie torri da lontano. Quando sono andato io il Museo archeologico era chiuso perchรฉ sotto restauro.
Sempre sul piano cโรจ una stanza con piatti e ceramiche decorati, poi il Museo Archeologico, dove sono esposti ritrovamenti etruschi e romani, dalle urne funerarie, ceramiche agli specchi. Una seconda sezione รจ dedicata al Medioevo, con oggetti in vetro e ceramica.
Al piano superiore cโรจ la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea โRaffaele De Gradaโ dove troverete, alcune mostre temporanee.
DUOMO
Torno in piazza di fronte allโinfo point per entrare nel duomo, terminato nel 1148. Uno dei piรน prestigiosi in Toscana.


Ha tre navate ed รจ pieno di affreschi di scuola fiorentina: dal San Sebastiano di Benozzo Gozzoli, alle Storie di Santa Fina di Domenico Ghirlandaio, fino ad arrivare alle Statue Lignee di Jacopo della Quercia.
PIAZZA DELLA CISTERNA
Proseguendo nel centro storico, troviamo la Piazza della Cisterna, che deve il suo nome alla presenza di una cisterna ottagonale pubblica, sormontata da bellissimo pozzo dove potete sbizzarrirvi a fare foto.


Questa piazza dobbiamo immaginarla nel medioevo piena di botteghe, mercati, feste e tornei medievali.
TORRE DEL DIAVOLO
Da questa piazza si vede benissimo la Torre del Diavolo. La leggenda narra che il proprietario della Torre, una volta tornato da un lungo viaggio, trovรฒ la sua torre piรน alta di come lโaveva lasciata. Imputรฒ la colpa al diavolo, dai appunto prese il nome. Lโaspetto un poโ esoterico della struttura, con queste sporgenze sullโestremitร superiore avranno contribuito sicuramente ad alimentarne la leggenda.
VIA SANTA FINA
Superando il pozzo e continuando a camminare verso est, prendo il primo arco a destra ed arrivo in via Santa Fina.


Santa fina come vi ho detto prima รจ la patrona di San Gimignano. Non si hanno notizie certe dei suoi primi 10 anni di vita. Sappiamo solo che era una ragazza esile, umile e che ebbe una vita molto semplice e molto modesta.


Abitava in questa casa, vedete cโรจ anche una targa, dove perรฒ non รจ possibile entrare. La ragazzina si racconta fosse molto devota a Gesรน cristo, infatti usciva di casa solo per andare a messa. La triste svolta nella vita di Fina arrivรฒ quando si ammalรฒ di una brutta malattia, probabilmente una forma tubercolare. Nel 1248 allโetร di 10 anni iniziรฒ il suo calvario fatto di dolori fisici e durante la malattia perse il padre e poco dopo anche la madre.
LA MORTE DI FINA
Nonostante la sua povertร , nonostante fosse rimasta orfana, nonostante fosse malata riusciva sempre a dare una parola di conforto per tutti le persone che venivano a trovarla, mantenendo sempre un animo sereno e ormai rassegnato al volere del signore. Alcune leggende parlano anche che il Diavolo in persona provรฒ molte volte a tentare la fanciulla che non vendette mai la propria anima.


Il 4 marzo del 1253 dopo 5 anni di sofferenze passate sulla tavola di legno, Papa Gregorio magno apparve a Fina che le predisse la morte otto giorni piรน tardi. E fu cosรฌ che il 12 marzo del 1253, a soli 15 anni, la povera Fina, esalรฒ il suo ultimo respiro proprio nello stesso giorno in cui morรฌ papa Gregorio Magno.
LE VIOLE DI SANTA FINA
Dopo la sua morte, le campane delle chiese del paese si misero a suonare da sole e dei fiori particolari di colore giallo fiorirono sulle torri, sulle mura e nei prati attorno a San Gimignano.


Questi fiori si chiamano โviole di Santa Finaโ ma non sono di color viola ma gialli. Voi direte che cโรจ di strano, siamo a primavera i fiori ci sono sempre a primavera. Sembra incredibile ma sono piรน di 760 anni che ogni anno il 12 marzo avviene questo miracolo di fioritura delle viole di Santa Fina sfidando anche il freddo dei primi giorni di marzo.
COSA MANGIARE E BERE
Per concludere questa visita in San Gimignano รจ obbligatorio degustare vino e prodotti locali come la Vernaccia un vino bianco prodotto solo su questi colli e primo vino bianco toscano che ha preso la Denominazione di origine controllata. Anche lo Zafferano viene coltivato attorno a San Gimignano e dal 2005 gode della certificazione di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) quindi da provare entrambi. In piazza della cisterna ci sono anche varie gelaterie molto buone. Approfittatene.
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Potrei darvi tantissime indicazioni su dove dormire e dove mangiare ma come sapere questi posti dove pernottare o dove fare ristoro sono in continua evoluzione e in continuo cambiamento. Ho trovato molti luoghi dopo Siena chiusi dopo la pandemia e che non hanno mai piรน riaperto. Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
FINE TAPPA
Onestamente pensavo che difficilmente avrei trovato una tappa piรน bella rispetto al percorso fatto da San Miniato fino a Gambassi ma anche questa tappa numero 31 della via Francigena (da Gambassi Terme a San Gimignano) devo ammetterlo, mi รจ piaciuta molto. La via francigena regala veramente belle emozioni ed รจ anche difficile descriverle se non avete mai viaggiato in questo modo, si viaggia lentamente a stretto contatto con la natura sulle orme dei pellegrini del medioevo.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e di sostenermi, con lโiscrizione ai miei vari social, Instagram o Youtube se hai trovato info utili e se ti รจ piaciuto qualcosa in generale. Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa!
SCORRI TRA LE TAPPE
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Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 31 della via Francigena, lasciami un like oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa, ovvero la numero 32 perchรฉ da San Gimignano arriverรฒ fino a Monteriggioni. Alla prossima ciao e buon cammino.
Se hai domande o dubbi non esitare a contattarmi sui miei canali social qui sotto.
Ciao!
HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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