VIA FRANCIGENA TAPPA 32
In questa tappa numero 32 della via Francigena proseguirò il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perché ti sei perso le migliori tappe della via francigena in Toscana. Qui trovi la tappa precedente.
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su Youtube sotto. Se non hai visto il video, prova a vederlo e magari mettimi un like al video o se preferisci. 👍 Questo mi aiuterà a crescere. Grazie! 😄
SCORRI TRA LE TAPPE
⬅️TAPPA 31 – TAPPA 33 ➡️
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino l’avevo già acquistata in precedenza all’info point a San Miniato, città che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa è la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa è il cammino e tutto ciò che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 32
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
💪 Difficoltà: Impegnativa 🟠🟠🟠
📍 Partenza: San Gimignano (Duomo)
📍 Arrivo: Piazza Roma (Monteriggioni)
🛣️ Distanza: 31 chilometri
⏱️ Tempo di percorrenza a piedi: 7.30 h
🚰 Quanta acqua portare: 2 litri
↗️ Dislivello in salita: 513 m
↘️ Dislivello in discesa: 563 m
⬆️ Quota massima: 320 m
Strade pavimentate: 19%
Strade sterrate e carrarecce: 70%
Mulattiere e sentieri: 12%
🚴♂️ Ciclabilità: 96%
Come arrivare al punto di partenza: Linea FS Empoli-Siena, stazione Poggibonsi e autobus Train linea 133 per S. Gimignano
MAPPA VIA FRANCIGENA TAPPA 32
Scarica la traccia GPS o GPX della Via Francigena Tappa 32 con tutte le indicazioni qui su Wikilock.com
La cartina o la mappa della Via Francigena tappa 32 è compatibile con Iphone, Android, Google Earth, Garmin o Suunto
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Potrei darvi tantissime indicazioni su dove dormire e dove mangiare ma come sapere questi posti dove pernottare o dove fare ristoro sono in continua evoluzione e in continuo cambiamento. Ho trovato molti luoghi dopo Siena chiusi dopo la pandemia e che non hanno mai più riaperto. Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
PARTENZA DA SAN GIMIGNANO
A San Gimignano in piazza del duomo parte questa tappa numero 32 della Via Francigena. Si prosegue verso la strada principale che scende in discesa fino a porta San Giovanni.


Si prosegue sul lato sinistro di viale Roma, dove ci sono diversi Negozi e Bar dove si può fare colazione nel caso non l’abbiate già fatta.


Sulla destra hai piazzale Montemaggio e non appena trovi le scalette sulla sinistra scendile arrivando in via Baccanella.


SENTIERI DI CAMPAGNA
Da qui iniziano i cartelli che ti indicano esattamente il percorso della tappa 32 della via Francigena. Si arriva ad una rotonda e si prosegue in discesa verso la Strada comunale di Santa Lucia. Fatto un chilometro e mezzo, poco prima del convento di Monte Oliveto Minore, guardati alle spalle per ammirare da lontano la città di San Gimignano. Da questo punto merita.


Passato il convento di Monte Oliveto Minore la strada prosegue verso il centro sportivo del Tennis e alle piscine, esattamente dopo il parcheggio dei Camper si deve girare a destra verso il bosco. Stai attento qui che in molti non vedono la deviazione e proseguono su asfalto fino a Santa Lucia.


Questo tratto nel bosco mi è piaciuto tanto. Un saliscendi tra le colline ed i casolari di campagna immersi nei boschi. Si superano due torrenti ed a seconda del periodo potrebbero essere belli carichi di acqua.


Ci sono due piccole salite ed altrettante discese prima di arrivare al Bivio per Colle Val D’Elsa. Siamo esattamente al chilometro 7,1 della Tappa 32 sulla Vai Francigena e qui il sentiero ci presenta una variante o se preferite chiamarla una deviazione alternativa rispetto alla tappa classica.


A Sinistra si potrebbe deviare e passare da Colle Val D’Elsa accorciando un po’ la tappa ma riuscendo a trovare un punto di ristoro più vicino.


A destra si prosegue e si arriva a Quartaia non toccando però Colle Val D’Elsa. I due sentieri si ricongiungono dopo molti chilometri poco prima di arrivare a Strove. Noi abbiamo deciso di proseguire per il sentiero originale senza e passare per Quartaia. Poco dopo arriviamo su un attraversamento pedonale su una strada provinciale.


Qui il percorso sulla Via Francigena diventa una strada bianca molto facile da fare. io e mio padre siamo andati molto veloci sapendo che poi ci sarebbe stato da salire molto prima di arrivare a Quartaia. La salita prima di Quartaia è bella ripida, la prima difficoltà di oggi è questo tratto.
QUARTAIA
Il meteo comunque è dalla nostra parte (per ora), nuvole e mattinata fresca ci facilitano la salita sotto agli alberi. Arriviamo così a Quartaia e trovo di nuovo il gruppo di ragazzi di Gessate in provincia di Milano e mio padre fa la loro conoscenza.


Qua decido di fermarmi con mio padre accanto alla piccola chiesetta e mangiare qualcosa per mantenere le energie alte successivamente e rifiatare. Negli ultimi cinque chilometri abbiamo fatto un chilometro ogni dieci minuti con gli zaini.


La strada riprende su asfalto passando dentro Quartaia. Poco più avanti dove ci siamo fermati si trova un bar e volendo se non vi siete portati qualcosa da mangiare da casa come noi potete fermarvi qui.
GRACCIANO DELL’ELSA
Dopo Quartaia si passa attraverso la campagna prima di arrivare a Gracciano dell’elsa. Si alternano zone d’ombra sotto agli alberi con alcuni tratti esposti ma sempre in campagna. La strada è molto semplice da fare e si arriva molto facilmente a Gracciano però senza entrare in paese.


La strada prosegue poi incrociando una fontanella dove si può fare rifornimento di acqua potabile ed io ne approfitto per riempire tutte le borracce e varie bottiglie.


Costeggiamo una strada dove sono presenti le Caldane, un’antica piscina termale dove l’acqua arriva fino al ginocchio. L’acqua a differenza da come potrebbe far intendere il nome è bella fresca. Quando sono passato io era piena di alghe ed ho deciso di non fare sosta perché la strada da fare sulla tappa numero 32 della via Francigena è ancora lunga.


Il tratto dopo le Caldane è molto carino, si passa dentro i campi di alcune Cascine e Poderi.
STROVE
Poco dopo il gruppo di Gessate si ricongiunge. Alcuni avevano preso la variante per Colle di Val d’Elsa.


Arriviamo così tutti assieme a Strove. Un bellissimo paesino fatto di case in pietra. Davanti alla pieve ci fermiamo solo io e mio padre per pranzare.


Dopo Strove la tappa prosegue e costeggiando Castel Petraia ed entrando per un breve tratto nel bosco.


Terminato il bosco sembra di entrare di colpo in puglia con un sentiero bianco delimitato da pietre bianche.


Finalmente vediamo Monteriggioni da lontano sulla collina e le gambe sembrano trovare le forze vedendo il paese di arrivo all’orizzonte.


Sembra molto vicina ma non è così, mancano ancora quasi 3 chilometri.
ABBADIA ISOLA
La strada si trasforma in asfalto fino ad entrare ad Abbadia ad Isola. Il gruppo di Gessate decide di non visitarla ma io voglio vederla anche se per pochi minuti.


Quando il vescovo Sigerico passò da qui attorno all’anno mille, il paese di Monteriggioni ancora non esisteva. Entrare nel borgo è come tele trasportarsi nel medioevo.


Le case attorno alla Chiesa sono bellissime. Trovo il parroco davanti alla Chiesa e mi dice che posso entrare.


In modo molto gentile e cordiale mi spiega un sacco di cose sulla Chiesa, sul dipinto e sulla sua prospettiva e sulla cripta. Addirittura, mi accende pure la luce e mi invita ad entrare nella cripta.


Fuori dalla Chiesa, c’è il bellissimo ostello in cui si potrebbe stare la notte. Per me dormire a Monteriggioni ha un valore aggiunto rispetto ad Abbadia ad Isola perché ha quella magia in più che lo rende speciale.


VERSO IL CASTELLO
Insomma finita la breve visita al piccolo paesello di Abbadia Isola esco dall’arco da cui ero entrato e proseguo sul sentiero che gira sulla destra. Qui si trova l’ennesima fontanella dove si può caricare le borracce o bere.
Mi sono letteralmente innamorato di questo pezzo di sentiero ed ho veramente la pelle d’oca ad allegare le immagini. In foto non rendono bene l’idea ma vedere Monteriggioni sulla collina così, ti trasmette delle sensazioni uniche.


Il bellissimo ed infinito sentiero bianco attraversa distese di campi entrando poi in una strada sotto al bosco.


Da questo momento dimenticatevi di Monteriggioni perché non lo vedrete più finché non sarete sotto le mura. Per questo vi dicevo prima che sembrava di essere arrivati. In realtà dovrai fare ancora quasi due chilometri.


Per non farci mancare nulla il meteo non ci facilita le cose ed inizia a piovere. Peccato perché avrei fatto volare il drone.
L’ ARRIVO A MONTERIGGIONI
Attraversiamo il piccolo paese di Colonna, dove si può anche sostare per mangiare o bere qualcosa di fresco per rifiatare prima dell’ultima salita verso il castello. Non è una salita qualsiasi perché avrai più di trenta chilometri nelle gambe e quasi sette ore di cammino.


Questa salita sarà la più dura che avrete mai fatto e ti spezzerà il fiato. Falla lentamente.
Il terreno scivoloso non ci ha facilitato la cosa, specie nell’ultimo pezzo sotto le mura. Nonostante la fatica per arrivare, la soddisfazione è enorme per essere arrivati così a piedi sotto uno dei Borghi Meglio conservati della Toscana.


Una volta ripreso lucidità troviamo ospitalità dietro la Pieve in Piazza Roma. Facciamo il timbro dentro all’info point dentro al Museo delle armature e finalmente una meritata doccia.


Se volete vedere come è il piccolo ostello vi invito a vedere il mio video su YouTube perché lo potete vedere benissimo.
LA STORIA
Mons Regionis, così si chiamava la città quando fu fondata sull’incrocio tra la Via Cassia e la Via Francigena dai Senesi tra 1213 e il 1219. È uno dei pochi borghi toscani quasi immutati nel tempo ed è nata dopo Abbadia Isola fondata dopo l’anno 1000 e gestita dal vescovo di Volterra.


Il fortificato di Monteriggioni ha resistito agli attacchi dei Fiorentini per 500 anni non solo per le forti mura ma anche per le “carbonaie” cioè i fossati pieni di carbone che venivano incendiati per respingere gli assalti dei nemici.


La città passò in mano a Firenze nel 1554 solo per il tradimento del capitano Zeti, che in cambio di aver salva la vita, tradì l’esercito di Siena consentendo a Firenze di conquistare la città aprendo una breccia al sistema difensivo.
COSA VEDERE
Le mura, lunghe 570, metri hanno 14 torri 15 torri se si considera anche la torre che sporge all’interno e 2 porte ovvero la Porta Fiorentina rivolta verso Firenze da dove sono arrivato io facendo la via Francigena e La Porta Franca o Romea rivolta verso Roma.


Su piazzale Roma si affaccia la pieve Romanica o Chiesa di Santa Maria Assunta, realizzata insieme al castello in stile romanico e gotico.
Nell’ufficio turistico trovate tutte le informazioni che vi servono e potete visitare il piccolo museo delle armature medievali che offre la possibilità di farvi indossare le armature e maneggiare alcune armi.


Ci sono poi i vari negozi in cui comprare i prodotti tipici o dove acquistare dei ricordi. Potete passeggiare sulle mura per pochi euro ed ammirare la splendida campagna del Chianti e della Val d’Elsa oltre che il borgo dall’alto.


Sulla piazza ci sono anche ristoranti, un’alimentari e posti dove pernottare dal prezzo medio-alto. La Chiesa dove sto pernottando io è il modo più economico che avete per dormire a Monteriggioni se farete la via francigena.
LA LEGGENDA DEL POZZO
Una leggenda narra che nelle notti di luna piena dal pozzo si possa udire le urla del capitano Zeti ed il rumore degli zoccoli del suo cavallo, un po’ come se la sua anima logorata dal rimorso sia rimasta imprigionata sotto alla città alla ricerca dell’eterno perdono che nessuno gli potrà mai dare.


Gli anziani della città narrano perfino dell’esistenza di un cunicolo segreto che partendo dal pozzo di Piazza Roma, arriverebbe direttamente a Siena. In fondo al pozzo della Piazza centrale c’è un cancello di accesso ad un reticolo di cunicoli sotterranei e sembra che il pozzo sia stato chiuso proprio per questo motivo.


L’altro accesso invece pare fosse collocato nella zona del cimitero, appena fuori le mura, finché a causa del crollo di alcune gallerie fu chiuso anche questo. Alcuni ragazzi pare che vi abbiano gettato dei petardi e che il rimbombo si sia propagato fino in direzione di Siena. Chissà magari queste gallerie segrete erano usate veramente per trasportare i viveri durante gli assedi. Chissà se in futuro non si riuscirà a svelare questo mistero, vedremo!
DANTE ALIGHIERI
Monteriggioni è adagiata in modo elegante su questa collina naturale che domina il paesaggio circostante.


Anche Dante Alighieri cita Monteriggioni nella Divina Commedia facendo riferimento alla corona di Torri di cui la Città si circonda, nel canto 31 dell’inferno.
« […] però che, come in su la cerchia tonda Monteriggioni di torri si corona, così la proda che ‘l pozzo circonda torregiavan di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tona»
Dante Alighieri, Inferno, canto 31


La frase usata dal Poeta Toscano è stata usata poi come titolo per la festa medievale che si svolge ogni anno.
LA FESTA MEDIEVALE
La prima settimana di luglio si celebra la “Festa Medievale” e gli abitanti interpretano soldati, frati, mercanti, musicisti e sbandieratori, rievocando le antiche tradizioni medievali vestiti proprio con gli abiti del passato.


Un vero e proprio viaggio nel tempo. Avete anche la possibilità di cambiare gli euro con le monete di Monteriggioni, con cui acquistare prodotti tipici nei negozi oppure acquistare un oggetto ricordo o mangiare nei ristoranti in cui cucinano i piatti tipici medievali, insomma evento da non perdere!


Attenzione però che durante la festa medievale i primi giorni di luglio, l’accesso qui al borgo non è gratuito ma a pagamento anche per chi fa la via Francigena. Qui trovate il sito ufficiale dell’evento che si ripete ogni anno a luglio www.monteriggionimedievale.com .


Sopra avete un po’ di contatti per pernottare a Monteriggioni. Spero che i numeri non cambino in futuro.
Prima di salutarti vai a vedere come è bella Monteriggioni di Notte sul mio video su Youtube. Ciao!
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Potrei darvi tantissime indicazioni su dove dormire e dove mangiare ma come sapere questi posti dove pernottare o dove fare ristoro sono in continua evoluzione e in continuo cambiamento. Ho trovato molti luoghi dopo Siena chiusi dopo la pandemia e che non hanno mai più riaperto. Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e di sostenermi, con l’iscrizione ai miei vari social, Instagram o Youtube se hai trovato info utili e se ti è piaciuto qualcosa in generale. Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa!
FINE TAPPA
Questa tappa è stata dura ed intensa. Parti presto la mattina in modo fare le dovute soste ed arrivare bene come abbiamo fatto noi. La magia di arrivare a piedi a Monteriggioni è indescrivibile.
Mi raccomando non perderti il video sotto. Ciao
Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi è piaciuta questa tappa numero 32 della via Francigena, lasciami un like oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa, ovvero la numero 33 perché da Monteriggioni arriverò fino a Siena. Alla prossima ciao e buon cammino!
SCORRI TRA LE TAPPE
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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