VIA FRANCIGENA TAPPA 35
In questa tappa 35 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso le migliori tappe della via Francigena in Toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 34 โ TAPPA 36 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube qui sotto e se ti piace lasciami un โmi piaceโ. ๐ Questo mi aiuterร a crescere ed a far conoscere questi video a piรน persone. Grazie! ๐
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 35
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Impegnativa ๐ ๐ ๐
๐ Partenza: Centro Cresti (Ponte DโArbia)
๐ Arrivo: Collegiata SS. Quirico e Giulitta (S. Quirico DโOrcia)
๐ฃ๏ธ Distanza: 26,2 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 6.00 h
๐ฐ Quanta acqua portare: 1 litro
โ๏ธ Dislivello in salita: 513 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 258 m
โฌ๏ธ Quota massima: 399 m
Strade pavimentate: 44%
Strade sterrate e carrarecce: 56%
Mulattiere e sentieri: 0%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 100%
Come arrivare al punto di partenza: Linea FS Siena-Grosseto, stazione Buonconvento e linea bus 112
PONTE DโARBIA
Oggi 35 tappa della via Francigena, partenza da Ponte DโArbia. Partiamo. La tappa di oggi prevede circa 26 km con lโarrivo a San Quirico DโOrcia. 560 metri di salita e 300 metri di discesa ed ovviamente lโentrata in Val dโOrcia. Per quanto riguarda lโacqua porterรฒ con me 1 litro perchรฉ ci saranno vari punti dove prendere acqua, uno a Buonconvento, uno a Torrenieri e un altro poco prima di San Quirico.


Il risveglio al Centro Cresti รจ stato ottimo. Tutti abbiamo dormito benissimo nel silenzio rotto solo dai camion che giร dalle 6 iniziano a transitare sulla strada.


Alle 06:00 i tre miei compagni di stanza Davide, Cristiano e Marco sono giร tutti svegli. Ci fiondiamo al Bar H o come lo chiamiamo noi affettuosamente Baracca. Troviamo Manuela ad aspettarci, un poโ arrabbiata nel senso buono del termine perchรฉ siamo in ritardo di quaranta minuti. Davide ne sa qualcosa.


Manuela si lamenta del fatto che al B&B da Cri non ha dormito perchรฉ i vicini cantavano ed hanno fatto confusione fino a tardi (ieri era Ferragosto). Ha la faccia stanca e si lamenta del peso dello zaino. Provo a tirarlo su e sento che pesava molto piรน del mio. Chiedo a Manuela: โche hai messo dentroโ. โCโho quasi cinque litri dโacquaโ mi risponde lei. Le faccio presente che tra soli cinque chilometri cโรจ Buonconvento e che non รจ necessario portare cosรฌ tanto peso sulle spalle.


Quasi tutti fanno giร colazione alle 6:30 ma io preferisco mangiare piรน tardi per non sballare il mio stomaco. Sono abituato a correre la mattina presto senza mangiare nulla. Per cui metto il cornetto al cioccolato ed il succo dโarancio rosso nello zaino.
PARTENZA
La strada bianca parte in leggera salita tra le colline dietro il piccolo paese di Serravalle.


Un saliscendi dove si riesce a vedere un bel panorama tutto attorno.


Alcuni ragazzi hanno tagliato sulla strada asfaltata ma non vi consiglio di farlo perchรฉ non cโรจ un ciglio della strada, si deve camminare sulla carreggiata su asfalto. Lโunico vantaggio รจ che si evita il saliscendi e si procede tutto in piano per 5km fino a Buonconvento.


Noi abbiamo optato per il saliscendi, abbiamo assaggiato dellโuva da dei vigneti e delle more poco prima del piccolo sottopasso della ferrovia.


Passati 5 chilometri, dopo circa unโora e poco piรน di cammino, sulla destra abbiamo il cimitero e sulla sinistra una casa con scritto Buonconvento.


Si deve girare a sinistra su asfalto, attraversare il ponte sul fiume (occhio alle auto) e poco dopo sulla destra compare il bellissimo paese di Buonconvento.
BUONCONVENTO
Entro da porta Senese, dentro le mura in laterizio, coronate da archetti pensili e scandite da sette torri.


Un tempo questo era un semplice luogo di mercato e crebbe grazie al passaggio della via Francigena tanto da diventare piรน grande del borgo di Percenna.


Oltre alla torre dellโorologio, sulla facciata del palazzo comunale si possono tuttora vedere 25 stemmi degli altrettanti Podestร o che hanno governato Buonconvento fino al 1270.


La cittร fa parte del circuito dei Borghi piรน belli dโItalia e sulla facciata si vede sventolare fiera la bandiera arancione dellโassociazione privata.


Il nome deriva dal latino Bonus Conventus, ovvero luogo felice e fortunato o luogo in cui fare buoni incontri di persone.


Non di certo luogo felice e fortunato per lโimperatore Enrico VII di Lussemburgo conosciuto come Arrigo, perchรฉ seguendo la leggenda morรฌ avvelenato da un frate durante la comunione.


Questa storia dellโavvelenamento non รจ solo una leggenda ma ha in realtร qualcosa di vero perchรฉ dallโesame sulle ossa riesumate nella Cattedrale di Pisa รจ emerso che effettivamente lโimperatore aveva contratto lโantrace, unโinfezione acuta che allโepoca si curava con lโarsenico. E chissร magari avevano esagerato con le dosi.
TRA I VIGNETI DEL BRUNELLO
Il tempo di fermarci allโalimentari per comprare della frutta fresca e faccio colazione su panchina accanto alle mura della cittร .


La tappa 35 della Via Francigena prosegue dopo Buonconvento su asfalto, si passa sotto al piccolo Borgo di Percenna, si passa sulla la ferrovia e la strada prosegue prima su un sentiero sterrato, poi su un sentiero bianco parallelo alla provinciale per Montalcino.


Al settimo chilometro la strada arriva ad un incrocio dove si attraversa (occhio alle auto) e si prosegue costeggiando un Benzinaio per poi proseguire in salita verso Torrenieri.


Dopo la salita iniziamo a vedere molto bene il sentiero in lontananza che porta ad una Castello. Dopo vari km in piano inizia una dolce salita che porta a splendidi vigneti carichi dโuva, circondati dalle bellissime colline. Raggiungo cosรฌ il Castello di Tricerchi ed in lontananza inizio ad intravedere Montalcino che dalla cima di una collina domina tutto il territorio circostante. Questi vigneti non sono vigneti qualsiasi ma sono quelli del Brunello il Brunello di Montalcino.


Il sentiero prosegue, costeggiando vari Poderi ed aziende Agricole, su strade bianche fino a Torrenieri.


Qui ci raggiunge Pino in bici e nel video ti spiega la storia del suo viaggio e della sua bici pieghevole che regalerร alla prima persona dalla faccia gentile che troverร a Roma. Farร qualche chilometro a piedi con noi.
TORRENIERI
Prima dellโingresso a Torrenieri, si trova il punto di ristoro, accanto al campo sportivo. Il piccolo punto sosta ha una targa e sotto un quaderno dove si puรฒ scrivere dei pensieri.


Il nome del paese รจ dovuto a Sigerico che nella sosta al paese nel suo diario lo descrisse con il nome di Turreiner perchรฉ allโepoca era presente una torre, chiamata la torre nera.
La targa con la poesia nel punto sosta parla un poโ di questa storia.
Decidiamo tutti assieme che รจ venuto il momento di pranzare prima. Ci fermiamo cosรฌ alla COOP che si incrocia lungo la strada dentro il paese. Due focacce al formaggio ed uno spicchio di pizza.


Il riposino ci voleva perchรฉ adesso dobbiamo percorrere gli ultimi km di cammino in salita.
VERSO FINE TAPPA
Usciti da Torrenieri inizia lโasfalto anche se non passano molte macchine perchรฉ molte percorrono la variante regionale.


Inizia una breve discesa, il che non sarebbe male se non che dopo dobbiamo risalire di nuovo.


Dopo svariati tornanti in salita su asfalto, la strada scende di nuovo per poi salire nuovamente fino al torrente Tuoma.


Dopo il ponte finisce lโasfalto. Rimane da fare lโultima salita, quella piรน tosta prima dellโingresso in San Quirico. La temperatura รจ alta, senza un filo di vento la fatica inizia ad avere la meglio.


Passiamo sotto al viadotto della Cassia che arriva fino a San Quirico. La strada inizia a salire in modo forte. Davanti allโAzienda Agricola Palazzo al chilometro 23,5 circa cโรจ un cartello con scritto โpunto acquaโ.


Ci guardiamo attorno ma non troviamo nulla. Inizio a pensare che abbiano sbagliato a segnalarlo ma Manuela prova a suonare alla casa presente di fianco. Ho sempre timore a suonare alle abitazioni perchรฉ non si sa mai come potrebbero reagire davanti ai pellegrini. Fortunatamente i signori sono molto felici di vederci e di aprirci il garage per fare rifornimento. Il signore e la signora ci fanno presente che Il cartello non รจ sbagliato, devono ancora montare la tubazione partendo da casa loro. Dopo varie parole, ringraziamo e torniamo sul sentiero di questa tappa 35 della Via Francigena.


La leggera salita non finisce ancora. Dopo un piccolo tratto nel bosco si arriva, su un sentiero bianco. Mancano pochi metri a San Quirico e la staccionata presente sulla strada, con San Quirico allโorizzonte รจ bellissima e molto fotogenica.


Lโultimo pezzo รจ tosto, la salita si fa tosta fino a sotto al viadotto. Io e Manuela ci sdraiamo proprio sotto al viadotto della Cassia in attesa di Davide che รจ rimasto leggermente indietro.


Non puรฒ certo mancare la foto di rito sulla scritta San Quirico per immortalare la nostra seconda impresa e per dire la parola fine alla tappa numero 35 della via Francigena. Anche oggi siamo arrivati a destinazione facendoci forza lโun con lโaltro.
SAN QUIRICO DโORCIA
Una volta arrivato a San Quirico dโOrcia sarรฒ a 409 metri sul livello del mare. Quasi un record per me sulla Francigena anche se nelle ultime tappe saremo molto piรน in alto.


Io avevo prenotato al Palazzo del Pellegrino proprio dietro la Collegiata di San Quirico e Giulitta, girando attorno al pozzo, tra Palazzo Chigi Zondarini e la collegiata, sulla sinistra trovate la porta dโingresso. Costo 10 euro con possibilitร di usare la cucina.


Troviamo Pino alla porta che ci accoglie, facendo finta di essere il parroco. Da qui inizieremo a chiamarlo affettuosamente Don Pino e cosรฌ sarร per qualche giorno.


Il tempo di sistemarci, fare una doccia, lavare i panni sporchi, conoscere altri pellegrini che giร conoscevamo come Alessandro, Arianna, Cristiano, Marta e Marco o altri nuovi come Caterina, Lele, Oscar, Giuseppe e Remi.
LA STORIA
Lo studioso etruscologo olandese Van Der Meer ha identificato lโattuale San Quirico dโOrcia con la localitร di Ena citata nel liber ritualesetrusco conosciuto anche come Liber Linteus Zagrabiensis, il piรน antico libro dellโEuropa occidentale, scritto tra 3 e 2 secolo a.C. dalla ยซConfraternita sacerdotale di Enaยป. Mentre Sigerico la definรฌ definisce Sce Quiric quando passo prima dellโanno 1000.


La cittร era un importante snodo per i mercanti che viaggiavano tra Roma Siena e Firenze.
Durante la seconda guerra mondiale, il piccolo borgo vide il passaggio del fronte nel giugno del 1944.
I bombardamenti alleati causarono la distruzione di due torri storiche, una posta nel centro degli Horti Leonini e lโatra allโingresso del paese.
COSA VEDERE
San Quirico dโOrcia รจ conosciuta perchรฉ รจ uno dei cinque comuni che fanno parte del parco della Val DโOrcia patrimonio Unesco dal 2006. Ovviamente quale sarร mai il simbolo della cittร : il cipresso che sorge ai lati delle strade.


Anche questo paese รจ un antico borgo medievale, con una cinta muraria e sulla strada principale ovvero via Dante Alighieri dove sorgono quasi tutti i migliori punti dโinteresse.
COLLEGIATA DI SAN QUIRICO DโORCIA
Accanto al nostro alloggio cโรจ la collegiata dei Santi Quirico e Giulitta o conosciuta come la Collegiata di San Quirico.


Una bellissima pieve del dodicesimo secolo con allโinterno tantissimi dipinti della Madonna, degli angeli e vari Santi tra cui anche San Quirico.


Sul pavimento invece allโingresso della navata a sinistra si trova la lastra tombale di Enrico II di Nassau morto nel 1451.
PALAZZO CHIGI-ZONDARINI
Di fianco alla Collegiata, al di lร del pozzo, cโรจ il Palazzo Chigi-Zondadari.


Durante il rinascimento ed in etร moderna, tutto il paese fu sotto la protezione della famiglia Chigi-Zondadari per questo il palazzo ha preso questo nome.
CHIESA SANTA MARIA ASSUNTA
A sud di San Quirico cโรจ la porta Ferrea e la Chiesa di Santa Maria Assunta chiamata anche Santa Maria ad Hortos in quanto era circondata da orti che successivamente hanno preso il nome di Horti Leonini.


Questa struttura รจ piรน vecchia rispetto alla Collegiata perchรฉ risale alla metร dellโundicesimo secolo. Anche se piccola e semplice rimane molto bella anche dallโesterno.
HORTI LEONINI
Per quanto riguarda gli Horti Leonini, i giardini allโitaliana, hanno mantenuto la loro forma originale e si sono conservati benissimo. Nel 2020 perรฒ รจ stata fatta una grande opera di potatura dei lecci presenti sulla scalinata perchรฉ erano molto pericolanti e cโera il rischio che franassero in testa a qualche turista.


Questi giardini erano su una proprietร di Francesco I dei Medici che li aveva donati a Diomede Leoni da cui poi hanno ereditato il nome Leonini. I giardini erano liberi, cioรจ chiunque poteva entrare, passeggiare, stare allโombra di un albero per leggere un libro o semplicemente meditare.


Quindi anche i pellegrini che nel medioevo passavano da qui, percorrendo la Via Francigena, potevano sostare in questo bellissimo giardino.
FINE TAPPA
Al rientro nellโalloggio accanto alla Collegiata, dopo aver girato per gli Horti Leonini con Davide, troviamo Pino ai fornelli che sta cucinando una pasta per tutti.


Abbiamo deciso di restare a cena tutti assieme nella sala comune e visto che la cucina era aperta ne approfittiamo.
Pino e Manuela hanno fatto spesa allโEurospin e che ancora ringrazio per avermi fatto trovare quasi tutto pronto mentre io ero fuori a โgiocareโ col drone. Anche Caterina (da Padova) ha aiutato molto durante la preparazione della Cena.


In totale siamo in sei al tavolo: Io, Pino, Davide, Manuela, Caterina e Remi. Successivamente si uniranno a noi Alessandro, Arianna, Giuseppe e Paolo. Manuela era stanchissima e ci ha lasciato mentre noi parliamo di cammini, ridiamo e e scherziamo con vino e formaggio.


Non contenti, a fine serata faccio una passeggiata con Pino e Paolo fino a porta Ferrea per digerire la Cena. Qui decidiamo di immortalarci davanti alla pieve come si vede dalla foto sotto.


Insomma la tappa numero 35 della via Francigena finisce qui a San Quirico. Il secondo giorno รจ stato tosto ma domani ci aspetta la tappa piรน dura di tutta la via Francigena fino Roma. Dovremo arrivare fin sopra gli 800 metri sul livello del mare e fare quasi 35 chilometri fino a Radicofani.
Non perderti la prossima tappa! Ciao!
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Potrei darvi tantissime indicazioni su dove dormire e dove mangiare ma come sapere questi posti dove pernottare o dove fare ristoro sono in continua evoluzione e in continuo cambiamento. Ho trovato molti luoghi dopo Siena chiusi dopo la pandemia e che non hanno mai piรน riaperto.
Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e ti chiedo di sostenermi, con lโiscrizione ai miei vari social come Instagram o Youtube. Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa! Ciao
Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 34 della via Francigena, lasciami un like oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa. Alla prossima ciao e buon cammino!
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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