VIA FRANCIGENA TAPPA 36
In questa tappa 36 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso le migliori tappe della via Francigena in Toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 35 โ TAPPA 37 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube qui sotto e se ti piace lasciami un โmi piaceโ. ๐ Questo mi aiuterร a crescere ed a far conoscere questi video a piรน persone. Grazie! ๐
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 36
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Impegnativa ๐ด๐ด๐ด
๐ Partenza: Collegiata SS. Quirico e Giulitta (S. Quirico DโOrcia)
๐ Arrivo: San Pietro (Radicofani)
๐ฃ๏ธ Distanza: 33 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 7.30 h
๐ฐ Quanta acqua portare: 1 litro
โ๏ธ Dislivello in salita: 908 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 532 m
โฌ๏ธ Quota massima: 790 m
Strade pavimentate: 41%
Strade sterrate e carrarecce: 57%
Mulattiere e sentieri: 2%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 99%
Come arrivare al punto di partenza: dalle stazioni FS di Siena o Buonconvento linea autobus 112
SAN QUIRICO DโORCIA
Eccoci di nuovo in unโaltra giornata sulla Via Francigena. Oggi il programma della tappa 36 prevede la partenza da San Quirico dโOrcia e lโarrivo a Radicofani.


Avevo una faccia stamattina come si puรฒ vedere dalle foto.


Il percorso di oggi รจ segnato come difficile perchรฉ dovrรฒ percorrere ben 32 km e con parecchi salita, raggiungerรฒ infatti quasi gli 800 metri sul livello del mare. Come acqua oggi un 1 litro sarร piรน che sufficiente essendoci molte fontanelle e punti di ristoro lungo il percorso. Ma questo lo vedremo piรน avanti nel post.
PARTENZA
La partenza รจ molto bella perchรฉ San Quirico nel silenzio delle sei di mattina รจ veramente bella. Il borgo con le lanterne accese รจ spettacolare. Se ci fate case nel video ho ripreso anche lโattimo in cui tutte le luci del paese si spengono in contemporanea.


Stamattina si รจ unito a noi Remi, il ragazzo francese che era con noi a cena ieri sera. Quindi in totale stamattina siamo quattro: io, Manuela, Davide ed appunto Remi.


La via Francigena dalla Pieve passa da Via Dante Alighieri attraversando tutto il Borgo fino alla porta Ferrea. Qui il percorso gira a destra e costeggia le abitazioni fuori dalle mura. Per un chilometro e mezzo circa saremo su asfalto per poi prendere una strada bianca.
VIGNONI ALTO
Dopo meno di 4 chilometri siamo giร a Vignoni alto.


Sarร che il bel panorama che ci circondava ci ha fatto letteralmente volare questi chilometri iniziali e personalmente sono rimasto stupito di aver giร fatto 4 chilometri. Bellissimo borgo di origine medievale, con la sua torre e la chiesa di San Biagio. Bagno Vignoni รจ piccolissima e adagiata sulla collina.


La leggera nebbia mattutina ha reso tutto ancora piรน bello e quasi magico. Da lontano si nota anche Castiglion DโOrcia, attorno al quale gireremo per tutta la parte iniziale della tappa di oggi.


La strada del borgo ti mette sulla sinistra la Chiesa di San Biagio, per poi farti passare sotto ad un bellissimo arco. Prepara le macchine fotografiche perchรฉ qui si nasconde una vista magnifica sulla Val dโOrcia. Attenzione a non farti distrarre troppo dal bellissimo panorama perchรฉ sotto la torre e la cinta murario cโรจ una fontanella. Io lโho usata per bagnarmi il viso e le braccia. Cโera unโumiditร pazzesca quella mattina.
BAGNO VIGNONI
Dopo Vignoni Alto cโรจ lโunica discesa lunga ed impegnativa di questa tappa che, passando per una strada stretta alla fine del giardino pubblico, ti porta sulla piazza centrale di Bagno Vignoni.


Bagno Vignoni sembra un luogo magico, forse perchรฉ ha una struttura unica al mondo. Il borgo, infatti, si sviluppa attorno alla vasca termale principale e la piazza prende ha il nome proprio di Piazza delle Sorgenti.
LE TERME
Lโacqua delle terme di Bagno Vignoni รจ ricca di minerali ed elementi benefici che nascono nel sottosuolo a 1000 mt di profonditร . Questโacqua calda fuoriesce da diverse sorgenti ad una temperatura di 52ยฐC.


Alcune sorgenti sono poste direttamente nella vasca Centrale di Piazza delle Sorgenti mentre altre vanno direttamente negli stabilimenti termali.
LE ACQUE
La loro particolare composizione รจ particolarmente indicata nel trattamento di patologie dermatologiche e soprattutto per disturbi dellโapparato scheletrico e muscolare.


Le acque poi si dirigono verso la ripida scarpata del Parco naturale di Mulini, dove ci sono quattro mulini medievali scavati nella roccia e che furono importanti nellโeconomia locale perchรฉ erano gli unici della zona che funzionavano anche in estate quando tutti gli altri mulini erano fermi a causa dei fiumi in secca.


STORIA
Queste terme erano giร famose fin dallโepoca degli etruschi e poi dei romani come testimoniano i numerosi reperti archeologici ritrovati in questa zona. In queste acque si sono bagnati personaggi illustri come Caterina da Siena e Lorenzo De Medici e tanti altri artisti del medioevo si fermavano per passare le vacanze qui o semplicemente per rilassarsi lontano dalle cittร .


Pensate che gli abitati di Bagno Vignoni dai dati censiti nei primi anni 2000 erano soltanto 30.
VIETATO BAGNARSI
Non si puรฒ fare il bagno nella piazza delle Sorgenti, รจ vietato quindi non tuffatevi perchรฉ rischiate una multa molto salata. Se vuoi fare un bagno hai tre possibilitร .


La prima รจ che puoi andare nei centri termali a pagamento ma alcuni sono gratuiti, dove puoi rilassarti in silenzio ed in totale armonia. La gente presente al bar sembrava rilassatissima.
La seconda รจ sfruttare, come ha fatto Pino, la cascata di acqua calda del parco dei Mulini, stando attenti ovviamente a non scivolare.
La terza รจ scendere sotto alla cascata del Parco dei Mulini dove sono presenti pozze di acque, molto meno calde ma comunque sempre ottime per farsi un bagno e sfruttare gli effetti benefici dei minerali presenti in queste acque.
COLAZIONE
Prima di scendere da Bagno Vignoni abbiamo fatto una super colazione al bar ed onestamente, vedendo la zona, mi sarei aspettato di pagare molto di piรน un cornetto ed un caffรจ ma invece i prezzi erano quelli dei classici bar cittadini. Bene per noi pellegrini. Attorno alla piazza ovviamente ci sono alberghi, spa, centri termali alcuni gratuiti, bar, negozi e molto altro.
VERSO RADICOFANI
Ci vorrebbe proprio un bel bagno caldo e rilassante qui a Bagno Vignoni ma poi chi se li fa altri 25 km fino a Radicofani. Questo รจ quello che pensavo. Infatti, nelle pozze sotto la cascata Remรฌ si รจ tuffato. Quindi gli sono andato dietro e mi sono tuffato pure io.


Mettiamo in mostra la nostra abbronzatura da pellegrino e dopo una mezzโora ripartiamo e riprendiamo il percorso della tappa. Per andare alle pozze, infatti, si deve deviare di poco dal percorso di questa tappa numero 36 della via Francigena.
CASTIGLIONE DโORCIA
La passerella pedonale quando sono passato io era chiusa perchรฉ pericolante. Noi siamo dovuti passare dalla strada asfaltata parallela che poi dopo si ricongiunge alla strada della via Francigena.


Il tratto di strada prosegue e chi vuole puรฒ allungare il percorso di circa 3 km ed andare eventualmente a vedere il paese di Castiglione dโOrcia, dove nel mezzo al borgo, svetta imponente il Castello Aldobrandesco e la Rocca di Tentennano.


Ci sarebbe anche il Castello di Ripa dโOrcia che รจ bellissimo ma la deviazione รจ troppo lunga da fare oggi perchรฉ la strada da fare รจ tanta.


VAL DโORCIA
Il percorso della Francigena costeggia in alcuni tratti la via Cassia su asfalto per poi arrivare su dei sentieri bianchi. Siamo nel bel mezzo della Val dโOrcia, attorno a noi il nulla.


Quando la strada sul sentiero bianco vi farร girare a gomito verso sinistra, poso dopo cโรจ un punto sosta con Acqua. Lโacqua che fuoriesce dalla fontana arriva direttamente dal monte Amiata che vedete sullo sfondo.


Lโagriturismo che รจ dietro la fontanella vi dร la possibilitร di sedervi e riposare al fresco. Io ne ho approfittato per immergere i piedi le parte delle gambe dentro al secchio per rinfrescare i miei arti inferiori.


Lo stesso ha fatto Manuela e Remi arrivando a definirlo come orgasmo, visto che lโacqua con questo caldo sembrava ancora piรน fresca di quanto lo fosse in realtร . Qui conosciamo anche Sara ed Ottavio, due pellegrini veneti.


Abbiamo provato a chiede dei pomodori a quelli dellโagriturismo e non ci hanno detto di no. Manuela da brava cuoca ha scelto i migliori. Remรฌ, infatti, aveva anche del pane che ci saremo mangiati piรน avanti. Oggi, infatti, visto la lunghezza della tappa non ci fermiamo da nessuna parte a pranzo.
LE BRICCOLE
Dopo aver fatto diversi chilometri di salita sia su asfalto e sia su strada bianca, passiamo per Le Briccole ed un antico ospedale e stazione citata anche da Sigerico come Abricula.


La localitร rappresentava la XI tappa del viaggio dellโarcivescovo di Canterbury.


Il 17 settembre dellโanno 1079 nel borgo di Bricole si fermรฒ la contessa Matilde di Canossa reduce da Roma. Nel medioevo, infatti, era un ospizio per i pellegrini ed i viaggiatori lungo la via francigena, dedicato a San Pellegrino, appartenuto in origine ai monaci Camaldolensi di Vivo dโOrcia e successivamente dipendente dalla Badia di San Pietro in Campo.


Qua รจ presente anche la Chiesa di San Pellegrino. Peccato che sia totalmente abbandonata., potrebbe essere un notevole punto dove creare un bellissimo Ostello.
GUADI DEL FIUME
Prima e dopo lโospitale bisogna fare attenzione ai guadi, tre consecutivi, di cui il primo puรฒ essere impegnativo in caso di forti pioggia.


Quindi occhio.
GALLINA
Ci fermiamo al fresco sotto ad un albero, pranziamo e Davide decide di staccarsi dal gruppo perchรฉ il dolore ai piedi non lo facevano camminare veloce come noi.


Manuela le consegna cosรฌ i bastoncini da trekking, in modo da facilitargli la camminata anche in salita. La strada era ancora tanta da fare per raggiungere Radicofani e Davide camminava molto lentamente causa dolore al piede. La strada poi prosegue dritta verso Gallina ed il suo centro abitato.


Da qui inizia il bellissimo percorso sul crinale di alcune colline che ti regalano panorami mozzafiato sulla Val dโOrcia. Speravo almeno di sentire un poโ di vento sopra i crinali ma รจ un caldo bestiale. Le strade sembrano non finire mai se non fosse per il caldo sarebbe perfetto. A Gallina volendo si puรฒ fare sosta come hanno fatto i due signori veneti che avevamo incrociato alla fontanella.
Dopo Gallina percorriamo un pezzo di strada asfaltata fino ad un incrocio sulla Cassia.
BIVIO
Il bivio poco prima della Cassia, ti fa scegliere se svoltare a destra, allungando il percorso di qualche chilometro passando per altre cittร oppure ti fa proseguire a sinistra per il sentiero verso Radicofani.


Attraversiamo lโincrocio sulla Cassia, costeggiamo il fiume Formone fino al bivio sul Ponte. Qui non si deve percorre il ponte (non fate come me!) ma girare a sinistra e tornare a costeggiare il fiume passando sotto al ponte.


Qui inizia la salita piรน dura della tappa di oggi, si costeggia un agriturismo dove ci rifermiamo per rinfrescarci.
SALITA RIPIDA
La salita piรน tosta รจ dopo questโultimo agriturismo, molto ripida ed impegnativa perchรฉ sui sassi.


La strada sembra spianare allโingresso della strada asfaltata ma รจ solo una percezione. La tappa numero 36 via Francigena prosegue costeggiando la strada asfaltata in salita.
ZAZZU IN CRISI
Qui entro in crisi. Delle fitte sotto al piede destro mi fanno rallentare. Dico a Remรฌ e Manuela di proseguire e di non aspettarmi.


Mi fermo a delle panchine lungo la strada asfaltata, dove volendo cโรจ anche una fontanella. Inizio a pensare di non farcela. Avevo dolore ai pedi ed alle spalle. La testa non era piรน collegata con le gambe in quel momento. Dovevo trovare una motivazione alla svelta. Prendo del miele in bustina mono dose sperando che riesca a darmi energia in modo veloce.


Mi arriva una chiamata sul cellulare. Era Pino che mi chiedeva come stavo e dove ero. Gli spiego la mia situazione. Pino scherzando mi racconta che mi ha giร fatto pubblicitร a Radicofani. Ha detto ai ragazzi dellโostello che sta arrivando un noto blogger, molto famoso e bravo. Enfatizzando su tutto per farmi sorridere e riconnettere la testa con le gambe. Ecco la motivazione che cercavo. Da qui si capisce la figura di Pino nel nostro cammino e perchรฉ lo chiamavamo affettuosamente Don Pino.


Insomma, riprendo a camminare ed a registrare il video col telefono sperando che il tempo mi passi piรน in fretta parlando con lo smartphone. Arrivo sotto la Rocca di Radicofani e la strada non sembra mai finire. Il bello รจ che una volta sotto la rocca la strada asfaltata le gira attorno per quasi 180 gradi.


Il cartello dellโingresso in Radicofani mi ricorda che siamo sopra gli 800 metri sul livello del mare. Finalmente entro in paese dopo lโultima salita impegnativa.
RADICOFANI
Attraverso tutto il borgo ed arrivo fino a Piazza Ghino di Tacco, la passo fino ad uscire dallโarco delle vecchie mura. qui si trova il centro accoglienza dei pellegrini.


Manuela e Remรฌ erano giร a timbrare le credenziali.


Stasera siamo allโostello Radicofani. qui vi lascio il sito https://ostelloradicofani.it e lโe-mail prenotazioni@ostelloradicofani.it nel caso vuoi approfondire o prenotare. Sul sito cโรจ anche il cellulare. Molto molto bello e ben gestito dai ragazzi che ho incontrato in quei giorni.


La struttura รจ molto pulita e nuova. Lโostello รจ convenzionato con il ristorante โAlโฆ Toccoโ e con 15 euro avete il menu del pellegrino che consiste in due portate a scelta con vino della casa compreso.


Visto che non รจ stato piรน citato, Davide รจ arrivato sano e salvo dopo di noi. Niente paura. Nel suo caso vale il motto chi va sano va sano e va lontano.


Qui al check-in ho ritrovato tutti, Giuseppe, Pino, Cristiano e altri ragazzi che non amavano troppo apparire sui social ma che ringrazio per quello che mi hanno trasmesso in quei giorni. Alcuni li troverete nei video piรน avanti.
COSA VEDERE
Il borgo si sviluppa tutto attorno a Via Roma, cioรจ la via principale, con bellissime abitazioni in pietra scura.


A Radicofani si puรฒ vedere la Chiesa di San Pietro, la Chiesa di SantโAgata e poi cโรจ la bellissima Fortezza che svetta al di sopra del borgo nel parco della Rocca.


Lโingresso al parco ha un costo di 4 euro e comprende un volantino illustrato con la storia di Radicofani e sulla fortezza.


Una volta entrati potrete scoprire i cunicoli sotterranei, la fortezza vecchia con la sua torre, il museo, fino alla terrazza dei merli, quasi a 1000 metri s.l.m..


Questo รจ il punto piรน alto di tutta la Val dโOrcia ed offre una visuale magnifica su tutto ciรฒ che ci circonda.


Incredibile come in un borgo cosรฌ piccolo si possano trovare dei monumenti unici al mondo per la loro storia e per la loro funzione.


Nella parte bassa del paese, ad esempio cโรจ la Posta Medicea chiamata anche Osteria Grossa, costruita per volere di Francesco I dei Medici.


Era una specie di dogana e di Albergo, forse il primo dโItalia, al confine con lo stato pontificio. Qui soggiornarono Mozart, Dickens, Ruskin, Casanova, lโimperatore Giuseppe II dโAustria e i Papi Pio 6 e Pio 7.
Altra cosa da non perdere รจ il Bosco Isabella cioรจ un Giardino Romantico-Esoterico allโinglese costruito alla fine dellโ800 e visitabile gratuitamente. Una specie di tempio massonico allโaperto in perfetta armonia con lโambiente circostante. La disposizione e le forme degli oggetti รจ studiata in modo da rappresentare una precisa simbologia e un preciso percorso iniziatico. Lโelemento che spicca รจ la Piramide in pietra a base triangolare situata al centro del bosco. In estate dentro cโรจ unโaria fresca e si sta bene se non fosse per la sua natura esoterica starei sicuramente molto piรน rilassato.
CHARLES DICKENS
Come detto sopra, Radicofani รจ stata visitata anche dal noto romanziere Charles Dickens che ha lasciato alla storia le sue impressioni sul borgo nel suo diario di viaggio scritto nel 1846 intitolato Pictures of Italy o conosciuto come Impressioni Italiane.


Interessante per me รจ stato scoprire come anche Dickens fosse un ottimo camminatore perchรฉ amava svegliarsi presto allโalba e fare delle lunghe passeggiate nella campagna. Aveva unโenergia e curiositร inesauribile verso il nostro paese e questo borgo.
IL PALIO DEL BIGONZO
La seconda domenica di settembre le 4 contrade della cittร si sfidano prima in una gara di tiro con lโarco e poi in una corsa per le vie del paese. Non รจ una corsa qualsiasi perchรฉ la gara si fa in coppia trasportando su di una barella di legno i โBigonziโ cioรจ dei recipienti in legno usati per la vendemmia senza farli cadere lungo la via principale del paese oltretutto รจ in salita. Questa rievocazione storica si chiama Palio del Bigonzo.
GHINO DI TACCO
Il personaggio di cui voglio parlavi รจ Ghino di Tacco, figlio del conte Ghibellino Tacco di Ugolino. Siamo attorno alla seconda metร del quattordicesimo secolo e la sua famiglia viveva in condizioni economiche precarie, tanto che arrivรฒ a perdere persino il feudo.


La famiglia di Tacco decise cosรฌ di sfidare le autoritร guelfe, gli storici nemici dei Ghibellini, formando la โbanda dei quattroโ cioรจ una brigata di nobili fuorilegge specializzati nel derubare i ricchi mercanti diretti a Roma ed in Terrasanta.


Dopo vari anni di razzie, la Repubblica di Siena catturรฒ il padre e il fratello di Ghino e li fece impiccare a Siena in Piazza del Campo. Fu da quel momento che Ghino decise di vendicarsi e nel nome della sua famiglia sโimpadronรฌ della Rocca di Radicofani, creรฒ un feudo rendendolo ideale per continuare ad assaltare i ricchi mercanti che transitavano per rubargli quasi tutto ma lasciandogli dei viveri per sopravvivere per qualche giorno.


Fu definito Brigante Buono anche dal Boccaccio allโinterno di una novella del Decamerone, dove ci viene raccontato che Ghino, rapรฌ il ricco Abate di Clignรฌ dopo aver saputo che si stava recando alle terme di San Casciano per curare il mal di stomaco.


Decise cosรฌ di rinchiuderlo nella Torre per nutrito solo a pane, fave secche e vino vernaccia.


Questa dieta fece passare il mal di stomaco allโabate che per sdebitarsi convinse addirittura papa Bonifacio Ottavo a perdonare Ghino per lโassassinio del giudice Benincasa cioรจ colui che aveva fatto impiccare la famiglia di Tacco. Ghino fu nominato addirittura Cavaliere di San Giovanni facendolo benvolere anche da Siena.


Non sappiamo bene quando morรฌ Ghino, alcuni dicono in una banale rissa attorno al 1340 ma fu ricordato anche da Dante Alighieri nel canto sesto del Purgatorio.


Questo suo essere ladro dallโanimo onesto, descritto come portatore di valori esemplari, ispirarono davvero quelle storie di Robin Hood perchรฉ con sicurezza sappiamo che Ghino alla fine del 1300 divenne cosรฌ popolare da essere poi inserito nei famosi โRacconti di Canterburyโ, uno dei piรน importanti testi della letteratura inglese del Quattrocento.


Quante storie che abbiamo in Toscana e quante leggende legate alla Via Francigena che probabilmente hanno ispirato tantissimi altri racconti di letteratura, poesia e film moderni.
CENA
Come vi ho detto in precedenza, abbiamo cenato al ristorante โAlโฆToccoโ e Manuela come sempre si รจ emozionata nel ripensare a quanto abbiamo fatto fino ad ora.


Abbiamo brindato a Radihofani (Radicofani) come diciamo noi toscani e come abbiamo insegnato a Remรฌ oggi sul percorso della tappa numero 36 della via Francigena.


Davanti alla splendida Chiesa abbiamo concluso la serata, ritrovando Davide che pernottava con lโaltra struttura ricettiva della Chiesa.


Non perderti la prossima tappa! Mi raccomando che ne ho di storie da raccontarti e persone da conoscere. Ciao!
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Potrei darvi tantissime indicazioni su dove dormire e dove mangiare ma come sapere questi posti dove pernottare o dove fare ristoro sono in continua evoluzione e in continuo cambiamento. Ho trovato molti luoghi dopo Siena chiusi dopo la pandemia e che non hanno mai piรน riaperto.
Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e ti chiedo di sostenermi, con lโiscrizione ai miei vari social Instagram o Youtube . Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa! Ciao
Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 34 della via Francigena, lasciami un like oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa. Alla prossima ciao e buon cammino!
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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