VIA FRANCIGENA TAPPA 41
In questa tappa 41 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso le migliori tappe della via Francigena in Toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 40 โ TAPPA 42 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube qui sotto e se ti piace lasciami un โmi piaceโ. ๐ Questo mi aiuterร a crescere ed a far conoscere questi video a piรน persone. Grazie! ๐
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 41
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Medio-Bassa ๐ก๐ก๐ก
๐ Partenza: Viterbo (Piazza del Plebiscito)
๐ Arrivo: Vetralla (Duomo)
๐ฃ๏ธ Distanza: 17,0 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 4.00 h (senza soste)
๐ฐ Quanta acqua portare: 2 litri
โ๏ธ Dislivello in salita: 280 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 300 m
โฌ๏ธ Quota massima: 344 m
Strade pavimentate: 15%
Strade sterrate e carrarecce: 44%
Mulattiere e sentieri: 41%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 97%
Come arrivare al punto di partenza: Linee FS Roma-Viterbo e Orte-Viterbo, stazione Viterbo
VITERBO
Buongiorno da Viterbo. Abbiamo dormito bene stamattina nel quartiere storico di San Pellegrino nellโospitale del Pellegrino. Vincenzo gestisce lโostello in modo fantastico e consiglio a tutti di pernottare qui perchรฉ si respira la vera aria del pellegrino.


Vincenzo Mirto ha fatto varie volte la Via Francigena (ben 14 volte) ed รจ esperto anche sul cammino di Santiago. Conosce perfettamente le esigenze del pellegrino perchรฉ lui stesso lo รจ. Questo รจ il suo valore aggiunto.


Stamattina la tappa prevede poco meno di 17 chilometri da fare fino a Vetralla, ai piedi della riserva di Monte Fogliano. Con me porterรฒ soltanto un litro di acqua perchรฉ la tappa รจ relativamente breve e non sarร difficile trovarla sul percorso.
Dispiace un poโ uscire da Viterbo perchรฉ la cittร รจ veramente bellissima. Per visitarla bene tutta sarebbero necessari piรน giorni. Magari chissร ci tornerรฒ per un intero weekend.
PARTENZA
La tappa numero 41 della via Francigena prosegue dal centro storico, passando sotto la Loggia dei Papi fino a Porta Faul.


Attenzione mi raccomando a non sbagliare con porta Romana. Il nome lascerebbe intendere che sia la strada verso Roma ma in realtร รจ dalla parte opposta della cittร .
LE VIE CAVE
Il primo tratto una volta usciti da Viterbo dalla porta Faul รจ tutto in discesa. Si passa di fianco ad un Mc Donald e ci si immerge fin da subito nella storia e nel passato di questi luoghi.


Il percorso della via Francigena passa infatti dalla strada del Signorino, allโinterno delle vie Cave, cioรจ dei bellissimi tunnel scavati nel tufo dagli etruschi.


Questi percorsi sacri venivano utilizzati per collegare varie cittร e per scappare dai nemici che provavano ad attaccare i centri abitati allโepoca. Le cave venivano ricoperte di rami e foglie ed utilizzate come trappola e per far precipitare nel vuoto i nemici.


In questo tratto troviamo Nicole e Marco che erano con noi ieri e nelle tappe precedenti della Via Francigena. Marco, scherzando, mi dice di aver scoperto muscoli del corpo che non ricordava di avere per via dei dolori su tutto il corpo.


In compagnia la strada si fa ancor piรน bella perchรฉ passiamo davanti ad un altare scavato nella roccia con foto sacre allโinterno. Man mano che avanzo nel percorso queste aperture si fanno sempre piรน strette ed alte ed i raggi del sole non riescono a illuminare la strada. Onestamente pensavo non passassero molte auto da qui ma stamattina devo dire che il tratto รจ molto trafficato.
LA VARIANTE
Usciti da Viterbo volendo si puรฒ fare una deviazione e proseguire sulla variante che mi condurrร verso a dei ruderi di Ponte Camillario, unโantica costruzione degli antichi Romani.


La variante allunga il percorso di 2 km rispetto a quello ufficiale e volendo si puรฒ anche vedere una tomba etrusca. Noi optiamo per la strada ufficiale.
LA CAMPAGNA DELLA TUSCIA
Dopo il percorso nelle cave il sentiero passa in campagna, su una strada bianca parallela alla via Cassia. Marco e Nicole si sono staccati perchรฉ hanno un passo diverso rispetto al nostro. Per questa prima parte hanno deciso di prenderla in modo lento. Li troveremo piรน avanti nel percorso.


Il paesaggio devo dire che รจ molto bello, anche se monotono ma a contatto stretto con la natura.


Dopo qualche chilometro si passa sotto la via Cassia e sotto la ferrovia. Il percorso รจ sempre una strada bianca priva di alberi ed ombra.


RUDERE CASALE QUARTUCCIO
Il sentiero inizia a salire. Sarร questa la salita piรน impegnativa se cosรฌ vogliamo chiamarla. La strada bianca arriva su sterrato. Costeggiamo noccioleti, cespugli di more e alcuni alberi da frutto. Questo leggero saliscendi in campagna mi porta in una zona di sosta dove perรฒ non รจ presente dellโacqua.


Proseguiamo senza fermarci. Vogliamo arrivare entro le 12:30, orario di chiusura del centro accoglienza di Vetralla. Passiamo attraverso noccioleti ed oliveti sempre su sterrato. Mi avevano detto a Montefiascone che questo pezzo sarebbe stato non troppo bello ma a me sta piacendo molto.


Passiamo il Rudere Casale Quartuccio, un edificio abbandonato in piena campagna. Ce lo lasciamo alle spalle e proseguiamo dritti fino su asfalto.
CAMPAGNA VETRALLESE


Davanti ad una villa di campagna, un cane inizia a ringhiarci e lo farร per tutta la lunghezza del recinto di questa villetta. Per fortuna che il recinto era bello chiuso.


Attraversiamo il ponte sulla Cassia sempre su asfalto e poco dopo giriamo a destra di nuovo su sterrato per tornare ad immergerci in aperta campagna.


Abbiamo giร percorso quasi 13 chilometri senza quasi mai fermarci. Decidiamo che รจ venuto il momento di stenderci allโombra, approfittando della tantissima ombra presente.


Manuela viene spaventata dal rumore che proviene da dietro agli alberi. Tre caprette erano legate ai tre alberelli. Come dico anche nel video queste sono le Capre che rammenta ogni volta Vittorio Sgarbi. Questโultimo, infatti mentre scrivo questo articolo, รจ il sindaco di Sutri la cittร che troveremo dopo Vetralla.


Dietro di noi compare il contadino. Un poโ intimoriti dal fatto di aver invaso la sua proprietร , chiediamo se possiamo continuare a riposare lรฌ allโombra. Il contadino ci tranquillizza dicendoci che possiamo stare tranquilli. Il suo piccolo cane non stava fermo un secondo mentre il suo Caprone al guinzaglio faceva dei versi molto strani.


Essendo nel periodo dellโaccoppiamento, ci spiega il contadino, il caprone fa quei versi strani. Non ci tranquillizza il fatto del bastone che gli serve per tenerlo buono. Ha subito qualche incornata in passato.
Parlando ci spiega che รจ giร in accordo con il comune per installare delle panchine ed una fontanella per i pellegrini della via Francigena proprio nella zona dove ci siamo fermati noi.


Ringraziamo il contadino e proseguiamo il nostro cammino. Ci aveva offerto pure di andare a casa sua a bere dellโacqua ma noi avevamo fretta di arrivare entro le 12:30 a Vetralla.
PIAN DI SAN MARTINO
Proseguiamo la marcia sotto a degli alberi su una zona chiamata Pian di San Martino, come ci ha detto il contadino poco fa.


Il sentiero della via Francigena scende di quota fino ad arrivare a dei cartelli con scritte ed aforismi vari.


Uno ad esempio diceva: โRespira, Sorridi Lento e contentoโ.


Alla fine del sentiero bianco giriamo a sinistra. Il cartello con su scritto Vetralla ci dice che mancano solo 3 chilometri allโarrivo in cittร . La via francigena prosegue sotto ad un viale alberato sempre su una strada bianca.


Dopo aver svoltato a destra, su un albero troviamo un cartello dove viene indicata una fontanella che funziona perfettamente.


La strada diventa asfalto che ribolle sotto a questa domenica dโagosto. Costeggiamo delle abitazioni e dei terreni in campagna con dei legni accatastati protetti da un filo spinato.


PANCHINA DEL PELLEGRINO
Arriviamo alla โPanchina del Pellegrinoโ dove รจ possibile fermarsi e timbrare la credenziale con il loro timbro. Siamo al chilometro 14.


Davide ne approfitta subito per incrementare il numero dei timbri della sua credenziale.


Riprendiamo la marcia sulla strada asfaltata e leggiamo che piรน avanti ci sarร la sorgente del Fossato Callo.


La strada asfaltata finisce in prossimitร di un bivio dove bisogna proseguire verso destra.


FOSSATO CALLO
Costeggiamo un piccolo torrente che scorre lungo il fossato sinistro della strada in leggera pendenza ed arriviamo alla sorgente del Fossato Callo.


Il cartello del parco naturale ci spiega un poโ la sua storia.


Dietro la staccionata di legno cโรจ anche un masso che racconta le varie trasformazioni geologiche della zona.


Siamo al limite coi tempi e non possiamo fermarci. Oggi รจ domenica e se non arriviamo entro le 12:30, lโostello del pellegrino aprirร dopo le 18:00. Non vogliamo fare tardi.


Riprendiamo la marcia e dopo aver fatto un leggero tratto in salita sotto agli alberi, svoltiamo a destra e torniamo di nuovo su asfalto.


Fatto un chilometro trovo in un campo un bellissimo asinello tutto solo. Che non appena mi vede si alza e mi viene in contro. Vuole farsi accarezzare. Sarei stato unโora a coccolarlo ma il tempo oggi รจ contro di me.


VETRALLA
Dopo una leggera salita su asfalto finalmente entriamo in Vetralla. Il sole era bello alto nel cielo e noi oggi abbiamo battuto il nostro record in cammino. Fatta una tappa in circa 4 ore di cammino fermandoci una volta sola. Bravi tutti.


Allโostello, proprio dietro la chiesa di San Francesco, cโerano anche Marco e Marta in attesa anche loto che la signora ci aprisse.


Al telefono ci aveva detto che ci avrebbe aspettato nonostante fossero appena le 12:35.


Scherzando diciamo a Davide che ormai era chiuso e che ci avrebbe aperto solo dopo le 18:30. Non sto qui a dirvi la sua esclamazione in dialetto Veneto. Immaginatela!


La signora ci apre lโostello e ci fa compilare la documentazione relativa al check-in. Facciamo da soli i timbri sulle credenziali ed infine ci spiega come utilizzare le chiavi per uscire allโostello. Nella fessura al muro possiamo inserire unโofferta per il pernottamento. Lโostello infatti รจ a donativo, ciรฒ possiamo donare una qualsiasi cifra. Io, per farvi capire e per farvi avere unโidea, ho versato 15 euro.


Le camere sono molto semplici e con letti singoli abbastanza attaccati. A differenza di alti posti รจ presente un solo bagno con due docce. Noi siamo andati a coppie maschi e femmine per far prima.


Decidiamo di andare subito a mangiare ancor prima di fare il bagno. Essendo domenica non tutto era aperto dโagosto a Vetralla. Abbiamo avuto delle difficoltร a trovare un locale per pranzare pur essendo le 13:00.
Camminiamo per quasi due chilometri, passando davanti alla Chiesa Parrocchiale di S. Andrea e al palazzo del comune con le sue bellissime fontane. Attenzione a non prendere lโacqua dalle fontane perchรฉ รจ presente un alto tasso dโarsenico.


Finalmente troviamo aperto lโEden Pizzeria Tavola Calda ed ordiniamo il menu del pellegrino con alcune aggiunte che non compromettono poi il costo finale.


Non eravamo stanchissimi perchรฉ abbiamo fatto solo quattro ore di cammino oggi ma il caldo e le tappe precedenti iniziano a farsi sentire nella testa e nelle gambe. Almeno per me รจ stato cosรฌ.
COSA VEDERE A VETRALLA
Vetralla รจ situata sul versante occidentale dei Monti Cimini nelle vicinanze del cratere vulcanico che ha dato origine al lago di Vico, il lago che vanta il primato italiano di altitudine con i suoi 507 metri sul livello del mare.
Sul versante nord occidentale del lago vicino alla strada provinciale 39 รจ presente una rampa di decollo per tutti quelli che voglio fare un giro con il Deltaplani o fare Parapendio.
Lโaltitudine di Vetralla ha reso facile fortificare la cittร ed un tempo era nel cuore del territorio degli etruschi.
Vetralla sembra in qualche modo un borgo senza particolari attrazioni per i turisti ma in realtร ha diverse cose interessanti da vedere. Il centro della cittร รจ ricco di vicoli, piazze, scorci con bellissime vedute e tantissime fontane. Attenzione perรฒ gli abitanti del centro ci hanno sconsigliato di bere lโacqua delle fontane per lโalta concentrazione di Arsenico allโinterno


La cittร รจ attraversata dalle strade consolari piรน importanti come la via Clodia, la Via Francigena, la Via Etruria, lโAurelia e la Cassia. Si trova in una posizione strategica importante perchรฉ nei secoli ha interessato i rapporti con il papato che si trovava a Viterbo.
LE CHIESE
Il borgo si sviluppa tutto attorno alla chiesa Parrocchiale di SantโAndrea. Se passate dal centro mi raccomando andate a vederla perchรฉ รจ proprio davanti al Municipio ed alle bellissime fontane con i delfini. Poi cโรจ la chiesa Santa Maria di Valle Caiano che ha cambiato nome nel medioevo diventando la chiesa di San Francesco, esattamente dietro a dove stiamo pernottando, dove appunto cโรจ la Parrocchia del Pellegrino. Ci sarebbe anche il monastero Regina Pacis ma รจ abbastanza distante.
I BOSCHI
ร una cittร tranquilla e vivibile che non ha subito lโindustrializzazione pesante delle altre cittร circostanti.


Tutto attorno al borgo ha circa 26 chilometri quadrati di boschi che vanno dai 300 metri sul livello del mare ai 1000 metri del monte Fogliano.
LO SPOSALIZIO DELLโALBERO
Tutto questo grande territorio boschivo, in passato, รจ stato la causa di numerose contese e scontri tra il popolo Vetrallese e quello di Viterbo. Per mettere fine a queste liti nel 1432 papa Eugenio quarto, un papa veneziano, concesse la proprietร dei boschi di Monte Fogliano a tutti i cittadini di Vetralla. La popolazione perรฒ aveva lโobbligo ogni anno di celebrare una festa. Una festa che si svolge ancora oggi ogni 8 maggio, chiamata โlo sposalizio dellโalberoโ.


Nel mezzo del bosco di Monte Fogliano, allโaltezza della Chiesa di SantโAngelo, un antico cerro ed una giovane quercia, vengono circondati di primule e ginestre, vengono vestiti da sposi per poi effettivamente celebrare il matrimonio, con lo scopo di rinnovare pubblicamente e ufficialmente il diritto di proprietร dei Vetrallesi sulla selva del Monte Fogliano e sullโEremo d Santโ Angelo.


Nel giorno della festa tutte le autoritร civili e militari del paese si riuniscono insieme ad una nutrita folla nella chiesa dellโEremo stipulando un vero e proprio atto notarile, firmato da testimoni Vetrallesi.


Se questo sposalizio non viene celebrato, questo diritto di possesso dei boschi cadrebbe e tutta la zona passerebbe nelle mani del Comune di Viterbo, seguendo appunto le direttive del papa Veneziano Eugenio Quarto. Ed รจ proprio da questo legame con il Papa Veneziano che Vetralla dal 1996 รจ gemellata per la gioia di tutti i veneti con Venezia.
TEMPIO DELLA DEA DEMETRA
Vetralla รจ di origine etrusca e poi successivamente gli insediamenti sono passati nelle mani dei romani ed infatti a pochi chilometri dalla cittร nel 2006 รจ stato ritrovato grazie agli scavi ed agli studi della dottoressa Scapaticci e della sovraintendenza archeologica per lโEtruria meridionale, il tempio della Dea Demetra un importante tempio agreste di etร ellenica del terzo secolo avanti cristo.


Allโinterno cโera il tempietto di Demetra con la statuetta della dea che oggi perรฒ si trova conservata nel museo della Rocca Albornoz a Viterbo.


Le rovine del tempio di Demetra di Vetralla sono visitabili ma si trovano a sud nel bosco distante circa 6 chilometri dalla chiesa di San Francesco.
Per i pellegrini che faranno la Via Francigena a Piedi sarร un problema ma per quelli in bici saranno piรน agevolati. Chissร magari il comune potrebbe mettere a disposizione delle bici a noleggio per i camminatori della Via Francigena. Io intanto propongo lโidea poi fate voi.
IL CAMPO DI CONCENTRAMENTO
Cโรจ un aspetto perรฒ che voglio approfondire con voi e che accomuna Vetralla e la Seconda Guerra Mondiale. Questo fatto perรฒ sembra caduto nel dimenticatoio e non tutti lo conoscono.


In localitร Mazzocchio Basso, ad un chilometro a sud di Vetralla durante la Seconda Guerra Mondiale si trovava il campo di concentramento piรน grande del Lazio ed il terzo sui 45 presenti nella penisola italiana.


Nella quiete della campagna, tra il 1942 e il โ43 fu reso operativo questo grande campo di concentramento per la detenzione di prigionieri militari catturati dai nazifascisti.


Il campo si estendeva su circa 5 ettari ed era composto da 13 edifici ed arrivรฒ a contenere fino a 4000 prigionieri.


Tra questi prigionieri cโera, Albert Edward Penny, ufficiale della Marina Britannica, che allโalba del 5 ottobre 1942 riuscรฌ ad evadere dal campo a bordo di una bicicletta rubata ed a percorrere tutto dโun fiato gli 80 km che lo separavano dal Vaticano.


Andรฒ a chiedere aiuto al ministro britannico presso la Santa Sede, che lo tenne con al sicuro fin quando non venne rimpatriato il 3 gennaio 1945.


Oggi del campo di prigionia 068 restano anonimi edifici ridotti a rovine, sommersi dalla vegetazione, con il filo spinato alle finestre proprio ad un passo dalla vita di tutti i giorni.


Sono stati ritrovati diversi documenti a testimonianza che riassumono la quantitร di prigionieri e delle attrezzature e materiali presenti. Il 22 dicembre del 1942 il campo venne ufficialmente ed improvvisamente chiuso ed i prigionieri furono spostati in altri campi, tra cui quello di Acquapendente e venne totalmente abbandonato 10 gennaio del 1943.


Le motivazioni forse erano legate alla possibile invasione degli alleati. Successivamente fu occupato dagli sfollati che vi trovavano rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale e venne man a mano smantellato per la costruzione di nuove abitazioni da parte del comune.


Per conoscere a fondo la storia dobbiamo anche preservare i luoghi in cui essa si รจ manifestata, nel bene e nel male. Il campo di Vetralla, se ripulito e valorizzato, potrebbe diventare un luogo della memoria, dove portare i nostri figli e i nostri nipoti e spiegare una volta di piรน che la guerra รจ un orrore che non dobbiamo ripetere.


Il bello della Francigena รจ anche questo ti fa apprezzare delle cittร che non avresti mai visto ed in cui non avresti mai sentito parlare e probabilmente nemmeno ci avresti passato una notte.
CENA
A Cena stasera siamo tanti. Oltre a Nicole, Marco, Manuela e Davide stasera ci sono anche Marco e Marta. Abbiamo cenato alla Pinseria 06 dove siamo stati bene. Ci sono un sacco di varietร di pizze.


Dopo aver preso anche dei dolci torniamo in ostello stanchi morti.


Questa tappa รจ stata breve ma dispendiosa. Dobbiamo ricaricare le batterie per domani. Ci aspettano molti chilometri da fare fino a Sutri.


DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e ti chiedo di sostenermi, con lโiscrizione ai miei vari social Instagram o Youtube . Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa! Ciao
Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 34 della via Francigena, lasciami un โmi piaceโ oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa. Alla prossima ciao e buon cammino!
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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