VIA FRANCIGENA TAPPA 40

In questa tappa 40 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso le migliori tappe della via Francigena in Toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 39 โ TAPPA 41 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube qui sotto e se ti piace lasciami un โmi piaceโ. ๐ Questo mi aiuterร a crescere ed a far conoscere questi video a piรน persone. Grazie! ๐
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 40
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Medio-Bassa ๐ก๐ก๐ก
๐ Partenza: Montefiascone (Rocca dei Papi)
๐ Arrivo: Viterbo (Piazza del Plebiscito)
๐ฃ๏ธ Distanza: 17,8 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 4.00 h (senza sosta alle Terme del Bagnaccio)
๐ฐ Quanta acqua portare: 1 litro
โ๏ธ Dislivello in salita: 150 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 460 m
โฌ๏ธ Quota massima: 632 m (Montefiascone)
Strade pavimentate: 24%
Strade sterrate e carrarecce: 44%
Mulattiere e sentieri: 32%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 96%
Come arrivare al punto di partenza: Stazione FS Zepponami; Autolinee Cotral (tel.0672051) da Viterbo e Bolsena
MONTEFIASCONE
Stamattina il buongiorno รจ dal monastero delle suore di Montefiascone. Lโalba che ho visto dalla finestra del bagno del monastero รจ qualcosa di spettacolare ed unico. Un poโ per caso perchรฉ mi sono svegliato presto stamattina e per caso mi sono affacciato dalla piccola finestrina del bagno.


Ho dormito e riposato benissimo stanotte. Nel silenzio piรน assoluto ci siamo addormentati quasi subito ieri sera con Davide e Manuela.


Sono abituato a dormire ovunque e in quasi qualsiasi condizione, basti vedere come ho dormito sulla Transiberiana. A conferma perรฒ di quanto ho detto anche Manuela e Davide concordano con il fatto di aver riposato benissimo.


Ce la prendiamo con calma stamattina, togliamo i panni che si sono asciugati e prepariamo lo zaino per andare a fare colazione in centro assieme a Marco e Nicole.


Usciamo dal convento belli carichi e facciamo colazione al Bar Centrale in piazza Vittorio Emanuele Secondo, dove troviamo sia Nicole e Marco sia la coppia di Brescia Francesca e Demian con la figlia Arianna.


Per questโultimi, questa sarร lโultima tappa sulla Via Francigena perchรฉ si fermeranno a Viterbo per poi tornare verso Brescia.


La colazione al Bar Centrale รจ stata ottima ed abbiamo speso il giusto, senza prezzi eccessivi. Volendo si puรฒ comprare qualcosa da mangiare per il pranzo ma assieme a Manuela e Davide decidiamo di prenderlo piรน avanti al supermarket.
PARTENZA
La tappa numero 40 della via Francigena inizia passando sotto allโarco dove cโรจ scritto che mancano 100 chilometri alla tomba di Pietro nella Cittร del Vaticano ma come vi ho giร detto in precedenza รจ solo una trovata pubblicitaria perchรฉ di chilometri da fare per arrivare a Roma sono quasi una decina in piรน.


In questi giorni prima dellโarrivo a Roma le tappe della via Francigena sono brevi e non molto difficili da fare. La cartina oggi segna quasi 18 chilometri con quasi 150 metri di dislivello positivo e 460 di negativo ma ci saranno tante cose da vedere una volta arrivati a Viterbo.


Per quanto riguarda lโacqua oggi porterรฒ con me 1 LT perchรฉ troverรฒ una fontana subito davanti alla Torre del Pellegrino nel parco della Rocca, unโaltra appena uscito da Montefiascone ed unโaltra a metร percorso.


La via Francigena prosegue in salita fino come detto al parco della Rocca, dalla torre del Pellgrino dove stamattina si ha un panorama bellissimo.


Da una parte il lago di Bolsena, dallโaltra le sconfinate vallate della Tuscia Viterbese.


Ed รจ qui che incontro Flaviano, un ex insegnante di filosofia, che mi fa una panoramica su tutto ciรฒ che si puรฒ vedere dal giardino della Rocca. Si vede Civitavecchia, il mare, Montalto di Castro, il Terminillo e tanto altro.


Si puรฒ fare il pieno di acqua al parco come Nicole e Marco. In alternativa si puรฒ fare anche piรน avanti.
MONUMENTO DEL PELLEGRINO
Ringraziando il professore per la panoramica sul territorio attorno a Montefiscone, assieme a Manuela, Davide, Marco e Nicole incrociamo sulla strada il Monumento al Pellegrino.


Lo trovate subito perchรฉ รจ proprio sotto la Rocca una volta scesi dal parco. La scritta sulla base recita โDimentica i passi che hai fatto, ricorda le impronte che hai lasciatoโ.


Il tempo di fare la foto davanti la statua e ci affacciamo dal balcone di fronte per ammirare il panorama del lago. Oggi essendo domenica ci sono un sacco di motoscafi e barche che girano sullโacqua creando numerose scie bianche.


Da lontano si vede chiaramente la Rocca di Radicofani e sembra quasi impossibile essere arrivati fino a quรฌ a piedi.
SUPERMARKET
Lโasfalto prosegue fino a sotto Montefiascone, dopo aver attraversato un paio di strade, arriviamo in prossimitร del supermercato di cui ti parlavo allโinizio.


Qui ci fermiamo per prendere il pranzo. Oggi abbiamo deciso di fermarci alle terme del Bagnaccio che sono poco prima di Viterbo.


Alle terme non ci sarร la possibilitร di pranzare perchรฉ sono presenti solo dei distributori automatici di bevande e snack. Per cui dentro al market compriamo del riso, qualcuno un po di pizza e qualche dolcetto e ripartiamo.
BASOLATO ANTICA CASSIA
Dopo il market e dopo esserci lasciati alla spalle Montefiascone, la via Francigena prosegue lungo lโantica Cassia. Appena lasciata la strada asfaltata, iniziamo a camminare sul basolato antico della Via Cassia.


Costeggiamo sulla sinistra una coltivazione di Kiwi che creano un immenso porticato coperto. Lโatmosfera รจ perfetta per godersi la tranquillitร e la pace di questo sentiero. Zero umiditร stamattina, clima perfetto per camminare.


Dopo una serie di abitazioni ad un incrocio รจ affisso un cartello con scritto Fontana del Pellegrino. Per arrivarci dovrei deviare il percorso ma ho ancora dellโacqua e preferisco proseguire.


Sembra impossibile che lโantica via Cassia si sia conservata cosรฌ perfettamente. Onestamente non so se questo tratto, dopo la Fontana del Pellegrino, sia stata in qualche modo restaurata.


Cโรจ da dire che in alcuni tratti, anche nel bosco, sono quasi perfetti.
ULTIMA SALITA
Finite le case inizia ad attraversare una bellissima oliveta ed al suo termine lascio la via Cassia per proseguire su una strada bianca. Dopo un breve tratto nel bosco arriveremo ad un punto sosta collinare, dove la vista รจ bellissima e dove cโรจ la possibilitร di prendere dellโacqua. Non possiamo fare una pausa lunga perchรฉ la faremo tra poco alle terme.


Per cui proseguiamo spediti in discesa su una strada bianca fino ad un incrocio su una strada provinciale. Qui state attenti ad attraversare anche se รจ unโarteria secondaria.


Questa zona pianeggiante dopo le poche colline laziali, non ha molto da offrire. Il paesaggio รจ monotono e povero di alberi. La strada bianca prosegue fino ad un grande parcheggio con delle siepi alte.
TERME DEL BAGNACCIO
Al decimo chilometro e mezzo finalmente arriviamo alle Terme del Bagnaccio.


Per i pellegrini che possono esibire la credenziale lโentrata รจ a donativo. Ciรฒ potete decidere voi se pagare una quota dโingresso. Lโentrata varia in base al giorno in cui arriverete. Il biglietto costerebbe 7 euro dal lunedรฌ al venerdรฌ e 10 euro sabato, domenica, festivi e prefestivi.


Allโingresso possiamo utilizzare gli spogliatoi per metterci il costume, quindi non รจ necessario metterselo prima. La doccia fredda รจ obbligatoria per entrare nelle vasche, per pulirmi dalla polvere e per togliermi il sudore al costo di 50 centesimi. La durata della doccia รจ molto lunga e volendo si puรฒ fare in due. Io e Davide infatti abbiamo utilizzato solo 50 centesimi.
STORIA
Le origini dello sfruttamento delle sue acque termali a fini terapeutici e di bellezza, risalgono al periodo Etrusco-Romano (III sec. a.C.). come attestano gli scritti di Strabone, Tibullo, Simmaco, Marziale e Scribonio Largo, medico dellโimperatore Tiberio. Infatti tutto il territorio circostante al Bagnaccio รจ disseminato di numerosi resti di antiche terme romane. Tale era lโimportanza del luogo, che i romani inserirono il sito nella tavola generale delle strade dellโimpero.


La presenza poi della Via Francigena, ne favorรฌ un uso come ristoro per i pellegrini per molti secoli. Nel corso del novecento erano presenti insediamenti ed attrezzature in legno, poi scomparse nel dopoguerra. Negli anni novanta รจ stato riscoperto e frequentato assiduamente, in un crescendo di popolaritร a livello nazionale, ma privo di una gestione organizzata.
LE ACQUE
Le acque delle sorgenti del Bagnaccio, giร note in antichitร con il nome โAquae Passerisโ sono complessivamente di tipo solfato/bicarbonato/alcalino terrose debolmente solfuree, ipertermali.


Sgorgano alla temperatura di circa 63ยฐC. Nelle loro particolari caratteristiche fisiche e chimiche รจ opportuno che le quantitร , modi e tempi di utilizzazione siano consigliati dal proprio medico.
OGGI
Il Bagnaccio oggi รจ un incantevole parco termale che sorge a nord di Viterbo, lungo la via Francigena. La passione per la natura e il territorio viterbese, ha spinto lโAssociazione di Promozione Sociale โIl Bagnaccioโ a riqualificare nel 2013 lโintera area del parco, rendendola fruibile ad un numero crescente di turisti che arrivano da ogni parte dโItalia e dโEuropa. Un vero angolo di paradiso che potrete fruire al meglio seguendo i consigli e regolamento delle terme sul loro sito.


Il Bagnaccio non รจ solo un parco termale. In prossimitร della sorgente termale del Bagnaccio รจ possibile fare dei veri e propri percorsi attraverso lโorto botanico che ospita anche rare specie di animali e piante. In questo modo potete scoprire la natura autoctona del Viterbese.
VASCHE E POZZE
Ci sono varie vasche allโinterno con acqua a varia temperatura. La denominazione va da B0 a B5 dove la B5 รจ la piรน calda e la B0 la piรน fredda. Sotto il dettaglio.
B0, recuperata recentemente, รจ lโunica vasca di acqua fredda. Vietata al di sotto dei 14 anni.
B1 รจ una grande pozza, posta al centro del parco insieme alle pozze B2 e B3. Alimentata esclusivamente dalle acque del Pozzo Bagnaccio. Unica vasca consentita anche al di sotto dei 14 anni.
B2 รจ una grande vasca, centrale, la piรน frequentata insieme alla B1 e B3. Vietata al di sotto dei 14 anni.
B3 una grande vasca, ottima per prendere il sole durante tutti i giorni dellโanno, vista la sua temperatura. Vietata al di sotto dei 14 anni.


B4 la piรน vecchia delle pozze del Bagnaccio, molto amata dai frequentatori di lunga data del parco, รจ la vasca piรน piccola e conviviale, รจ la vasca da cui godersi splendidi tramonti tutto lโanno. Viene alimentata esclusivamente dalla sorgente โPolleโ. Vietata al di sotto dei 14 anni.
B5 tra le piรน vecchie pozze del Bagnaccio, รจ insieme alla vasca B4 tra le piรน intime e conviviali. Viene alimentata esclusivamente dalla vicinissima sorgente โPolleโ. Lโacqua di questa vasca รจ sempre la piรน calda, anche in virtรน della sua collocazione molto protetta dal vento. Vietata al di sotto dei 14 anni.
Adesso per un poโ dimentichiamoci di Viterbo e degli 8km che ci separano della cittร e godiamoci un poโ di relax qui allโinterno di questo bellissimo centro termale.


Ci voleva un bagno cosรฌ. Ti consiglio veramente di fare la vasca calda anche dโestate perchรฉ vi rigenera la muscolatura e vi rilassa le gambe. Sarร piรน dura perรฒ rimettersi in marcia perรฒ. Dopo circa unโoretta e mezzo tra bagno e pranzo. Qui ovviamente troviamo tutti gli altri pellegrini: Marco e Marta di Brescia, Alessandro ed Arianna di Padova, Marco e Nicole di Torino e la famiglia di Brescia. Siamo veramente tutti.


Come detto in precedenza allโinterno di questo parco trovate solo delle macchinette automatiche che contengono gelati o snack per cui meglio portarsi il pranzo dietro come ho fatto io. Lโacqua pur essendoci le terme non si puรฒ prendere ma va comprata sempre al distributore automatico.
VERSO VITERBO
Per fortuna mancano solo 8 km alla fine di questa tappa numero 40 della via Francigena. Lโultimo tratto di strada non ha molto da raccontare.


La strada prosegue lungo la pianura dove sono situate le terme, almeno non ci sono le auto e si puรฒ stare in silenzio.


La strada dopo le terme รจ un lunghissimo sentiero bianco fino poi a curvare a sinistra sotto ad un viadotto. Qui ho la fortuna di conoscere Luca, lโartista che ha realizzato il murales in collaborazione con il comune di Viterbo per accogliere i pellegrini.


Sono sicura che sarร lo sfondo di tantissime foto e selfie da conservare come ricordo o per i piรน social da condividere con gli altri.


VITERBO
Lโingresso a Viterbo un poโ spiazza perchรฉ, come ci diceva Pino, si passa dalla natura allโasfalto ed il traffico fa da padrone. Passato il sottopassaggio pedonale della strada Statale Umbro-Laziale arrivo ai cimiteri fino poi ad attraversare una rotonda.


Dopo giorni immersi nella natura tornare in una grande cittร trafficata fa un effetto un poโ strano. Attenzione mi raccomando alla segnaletica perchรฉ potreste perdervi facilmente.
Si costeggia un muro che separa il parco di Viterbo chiamato Prato Giardino, passando davanti allo stadio della Viterbese, per poi arrivare danti Porta Fiorentina lโentrata nel centro storico di Viterbo.


Da Porta Fiorentina mancano ancora un paio di chilometri prima di arrivare al Palazzo del Pellegrino. Poco prima della porta troviamo un Bar e ci fiondiamo dentro a bere qualcosa perchรฉ faceva un caldo infernale.
OSPITALE DEL PELLEGRINO
Riprendiamo la marcia dentro la cittร , attraversiamo la parte ad ovest fino a quella a Sud, passando piazza del Plebiscito fino al centro storico in via San Pellegrino.


In via San Pellegrino infatti si trova lโospitale del Pellegrino. Un bellissimo ostello gestito dal Diacono Pellegrini Vincenzo Mirto.


Come si puรฒ vedere anche dal video, allโinizio ci fa vedere tutto lโostello e ci spiega che nei prossimi mesi sono in programma dei lavori per creare nuove camere e nuovi bagni. Sono presenti ben tre bagni nella struttura che poi saranno ampliati a cinque.


La passione di Vincenzo per i cammini la si puรฒ vedere da ciรฒ che ha appeso nella sala comune. Sopra alle pareti ci sono le 14 credenziali della via Francigena e dei vari cammini di Santiago. Vincenzo vanta una collezione di ben 400 timbri del Cammino di Santiago, su una credenziale lunga piรน di 4 metri. Difficile riprenderla per intero.


Mi chiede se conosco la storia del Cammino di Santiago. Gli rispondo di no e quindi mi fa una breve storia e sul perchรฉ si arriva in punti diversi nel cammino di Santiago e tutte le sue motivazioni religiose. Andate a vedervi il pezzo del video in cui siamo con Vincenzo perchรฉ lo ascolterete a bocca aperta.


Se vuoi approfondire la conoscenza di Vincenzo Mirto devi sapere che ha scritto anche un libro intitolato โil Coraggio di Partireโ. Qui la sua pagina su Facebook se vi interessa potete scrivere direttamente a lui e vi spedirร il libro.


Giusto il tempo di sistemarci, lavare i panni, fare una doccia calda e ci godiamo unโoretta di relax nel letto. Per quelli piรน esigenti dovete sapere che nel bagno accanto alla sala comune cโรจ perfino lโasciugacapelli. Manuela infatti era contentissima e si รจ potuta lavare ed asciugare i capelli in fretta.


Per uscire dallโostello รจ necessario prendere la chiave nella sala comune, mi raccomando non dimenticarla. La serratura dellโinferriata dentro allโospitale del Pellegrino รจ un poโ dura e quando rientrate dovete insistere con forza per aprire. Provate anche da dentro cioรจ inserisci la chiave come se tu fossi dentro lโostello per aprire. Io ho fatto proprio cosรฌ per facilitare lโapertura del cancello di ferro.
VITERBO EXPLORER
Dopo il relax eravamo indecisi su cosa visitare perchรฉ cโerano tantissime cose da vedere alcune anche molto distanti lโuna dallโaltra. Viterbo รจ grandissima e si devono fare tanti chilometri per girare da un punto dโinteresse allโaltro. Quindi come potevamo fare? Mentre ci mettevamo dโaccordo su cosa andare a vedere, nellโostello arriva anche Pierluca, un ragazzo di Piacenza che perรฒ sta facendo la tappa numero 40 della via Francigena in bicicletta.


Decidiamo cosรฌ di prendere il โVITERBO EXPLORERโ un trenino allegro e colorato dotato di audioguida che ti accompagnerร alla scoperta delle bellezze del centro di storico di Viterbo comodamente seduto.


Il trenino parte dallโufficio turistico di Viterbo davanti alla piazza del Parcheggio del Sacrario. Questo trenino girerร le vie di Viterbo e farร brevi soste o rallenterร per farti ammirare e fotografare le piazze e gli scorci piรน belli.


Unโidea molto bella per i pellegrini come noi e che porta entusiasmo e vivacitร nel centro storico. La Stazione di partenza sarร in zona Sacrario โ Piazza Martiri dโUngheria, proprio di fronte allโUfficio Turistico, ogni mezzโora dalle ore 10:00 alle 19:00 tranne la domenica che arriverร fino le ore 23:00. Qui trovate il punto esatto su google Maps. Mentre qui trovate il sito con tutti i dettagli e cartine.


Il giro attira lโinteresse anche dei viterbesi in quanto a bordo sarร disponibile usufruire di un audio guida (in italiano e in inglese) che permette di conoscere meglio il cuore della cittร .
La portata massima delle tre carrozze รจ di 56 persone, il costo รจ di sei euro a persona con riduzione a quattro euro per i bambini da 4 a 12 anni. โViaggianoโ gratis i bambini fino a 3 anni ed รจ previsto uno sconto famiglia per due adulti e due bambini che pagano sedici euro. Prezzi ridotti anche per i residenti che pagano quattro euro e per due adulti e due bambini dodici euro.


Ovviamente ci siamo divertiti tantissimo, perchรฉ abbiamo anche incrociato Marco e Marta lungo la strada ed Arianna e Demian in piazza del Plebiscito.


Ci siamo risparmiati diversi chilometri di strada e molta fatica in meno nelle gambe. Torniamo in Ostello per attendere lโora di Cena ed in questo lasso di tempo conosciamo e parliamo un poโ con Pierluca e lo invitiamo a cena con noi nellโHosteria dal Sor Bruno.
STORIA
La cittร di Viterbo รจ di origine medievale e fu anche sede del papato, quindi non mancano edifici storici e di grande interesse, come il centro storico in via San Pellegrino dove appunto siamo noi. Perdersi tra questi vicoli attorno allโospitale del Pellegrino รจ un vero piacere. Noi lo abbiamo fatto prima di andare a Cena.


Dopo aver fatto la Via Francigena non cโรจ cosa migliore che perdersi tra i vicoli del bellissimo Quartiere Medievale San Pellegrino.
COSA VEDERE
Ci sarebbero tantissime cose da vedere qui a Viterbo come avete visto dal filmato su YouTube. Qui sotto ti faccio uin riepilogo veloce nel caso tu voglia fare una visita specifica a qualche punto dโinteresse.


PALAZZO DEI PAPI
Altri Monumenti come il Palazzo dei Papi in piazza San Lorenzo e la Loggia dei Papi formata da sette arcate che vanno a creare delle finestre a cielo aperto.


Con 9 euro รจ possibile visitare anche due sale interne, la terrazza, il museo e la cattedrale (audio-guida compresa).


MACCHINA DI SANTA ROSA
Non perdetevi la visita al palazzo dei Priori mentre al piano terra troverete una bellissima terrazza con ingresso gratuito con vista sulla cittร , mentre sotto la loggia potrete leggere la storia della โMacchina di Santa Rosaโ. Questa macchina รจ una specie di baldacchino cioรจ una struttura alta 30 metri pesante 5100kg portata a spalla da dei pazzi, conosciuti come i Facchini di Santa Rosa.


Di notte il baldacchino รจ totalmente illuminato ed anche se ogni 5 o 6 anni la struttura cambia e viene rinnovata, sulla cima deve esserci sempre la statua di Santa Rosa.


Questa processione avviene ogni 3 settembre per celebrare la patrona della cittร Santa Rosa appunto e questi Facchini portano la Macchina per gran parte del borgo. Patrimonio Unesco ricordiamolo.
MUSEO DEI FACCHINI DI SANTA ROSA
Proprio accanto allโospitale del Pellegrino sulla piazzetta prima dellโarrivo allโHosteria dal Sor Bruno cโรจ il Museo dei Facchini di Santa Rosa che spiega la storia di questi personaggi storici. Visitatelo perchรฉ merita ed รจ gratuito.
CENA
La cena come vi avevo anticipato prima, รจ presso lโHosteria dal Sor Bruno. Il locale ce lo ha consigliato Vincenzo dellโospitale. Il titolare molto simpatico ci accoglie molto bene e ci consiglia di prendere il menu del pellegrino. Nel mio caso perรฒ, essendo vegetariano, non cโera scelta per cui sono dovuto andare fuori menu. Gli altri ragazzi sia Manuela, Davide e Pierluca hanno ordinato il menu del pellegrino con delle aggiunte. Se uscite fuori dal menรน non pagate di piรน. Ci va pure di rima.
Ad esempio se volete aggiungere una patatina fritta in piรน pagate solo la patatina fritta in piรน. Per me ho preso dei dei Pici al pesto e una specie di frittata con delle verdure di contorno.


Qui a cena parliamo molto con Pierluca, il ragazzo che era con noi in Ostello e sul Trenino. Lui sta facendo la Via Francigena ed รจ partito da Piacenza in solitaria con la sua bici. Affrontare la via Francigena in bici da solo, lo stimolerร nella ricerca di un cambiamento, legato alla sua vita privata.


Conoscere nuove persone nei cammini o nei viaggi in generale, spesso non ci fa trovare dei cambiamenti ma serve per cambiare noi stessi. Molto spesso ci aspettiamo che il mondo cambi per noi quando in realtร siamo noi che dobbiamo cambiare o comunque vedere il mondo in modo diverso. Pierluca รจ ben felice di aver trovato un gruppo come noi disposto a dialogare su qualsiasi argomento. Penso che si sia accorto anche lui del nostro affiatamento ed รจ stato facile per lui entrare nel gruppo.


Finita la cena perรฒ decidiamo di tornare in centro per bere qualcosa. Non avevamo voglia anche stasera di andare a letto presto. Ieri sera a Montefiascone alle 21 eravamo giร nel letto del monastero delle Suore. Stasera almeno fino alle 23 vogliamo stare svegli. Ci troviamo un posto al bar in Piazza del Plebiscito dove beviamo qualcosa insieme. Lโabbigliamento non era dei migliori ma i pellegrini si sa viaggiano cosรฌ. Brindiamo al cammino ed al proseguimento della via Francigena fino a Roma.
Finito il Drink torniamo allโOspitale del Pellegrino dove pieghiamo i panni che ormai erano asciutti e salutiamo Pierluca. Augurandogli buon proseguimento.


Domani ci aspetta unโaltra tappa breve sulla Via Francigena, da Viterbo a Vetralla ed anche domani ci saranno storie da raccontare.


Non perdetevi il prossimo video ed il prossimo articolo. Ciao!
DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
Ricordati di vedere anche il video di questa tappa della Via Francigena. Ti rimetto il video sotto e ti chiedo di sostenermi, con lโiscrizione ai miei vari social Instagram o Youtube . Ci metto passione, cuore e tempo libero. Grazie se vorrai sostenermi. Non perderti la prossima tappa! Ciao
Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 34 della via Francigena, lasciami un โmi piaceโ oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa. Alla prossima ciao e buon cammino!
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO
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