VIA FRANCIGENA TAPPA 44
In questa tappa 44 della via Francigena proseguirรฒ il cammino iniziato a Lucca i giorni precedenti. Se non hai visto le puntate precedenti di questo mio cammino sulla via Francigena, vai a vederle sul mio canale perchรฉ ti sei perso le migliori tappe della via Francigena in Toscana.
SCORRI TRA LE TAPPE
โฌ
๏ธTAPPA 43 โ TAPPA 45 โก๏ธ
Di seguito ti riassumo quanto fatto e se non lo hai visto vai a vedere il mio video su YouTube qui sotto e se ti piace lasciami un โmi piaceโ. ๐ Questo mi aiuterร a crescere ed a far conoscere questi video a piรน persone. Grazie! ๐
Non fatevi ingannare dalla lunghezza del post. Ci sono tantissime immagini!
Partiamo! La credenziale del pellegrino lโavevo giร acquistata in precedenza allโinfo point a San Miniato, cittร che dista solo 20 chilometri da casa mia, pagando i 5 euro in contanti. Se non sai cosa รจ la credenziale, ti invito a leggere questo primo post sulla via Francigena che ti spiega esattamente che cosa รจ il cammino e tutto ciรฒ che gli ruota attorno in termini di credenziali, timbri e testimonium.
INDICE
VIA FRANCIGENA TAPPA 44
ALTIMETRIA


DATI TECNICI
๐ช Difficoltร : Media ๐ ๐ ๐
๐ Partenza: Campagnano di Roma (Chiesa del Gonfalone)
๐ Arrivo: La Storta (Chiesa Parrocchiale)
๐ฃ๏ธ Distanza: 23,0 chilometri
โฑ๏ธ Tempo di percorrenza a piedi: 5.45 h (senza soste)
๐ฐ Quanta acqua portare: 2 litri
โ๏ธ Dislivello in salita: 580 m
โ๏ธ Dislivello in discesa: 690 m
โฌ๏ธ Quota massima: 381 m
Strade pavimentate: 55%
Strade sterrate e carrarecce: 30%
Mulattiere e sentieri: 15%
๐ดโโ๏ธ Ciclabilitร : 99%
Come arrivare al punto di partenza: Linea Fs Roma-Viterbo FR3 stazione di Cesano e bus navetta per Campagnano di Roma
CAMPAGNANO DI ROMA
Buongiorno da Campagnano di Roma. Il risveglio a casa della cugina di Manuela รจ stato ottimo come non ne facevo da settimane.


Ho riposato benissimo e sono carico per fare questa penultima tappa, la numero 44, della via Francigena verso Roma. Siamo felice di arrivare a Roma ma anche leggermente tristi perchรฉ sta per finire questo bellissimo cammino.


Oggi la tappa รจ abbastanza tosta non per la lunghezza totale perchรฉ saranno si fa per dire solo 23 km ma per via del dislivello che a fine tappa la Storta sarร di 580 metri saliti e 690 discesi. Quindi non sottovalutate la tappa calcolando solo i chilometri totali. Passerรฒ da Formello ed Isola Farnese e porterรฒ con me circa 2 litri di acqua.


Carichiamo gli zaini nellโauto della cugina di Manuela (Susi) e torniamo in centro a Campagnano di Roma. Una volta in centro ringraziamo Susi per lโospitalitร e per il favore di averci portato avanti ed indietro con lโauto per ieri pomeriggio e stamani mattina.


La salutiamo e raggiungiamo i nostri amici pellegrini ovvero Nicole, Marco e Pierfrancesco che stavano facendo colazione al Bar i Giardinetti.


Il tempo di fare due chiacchiere, scherzare un poโ per riprendere il giusto stato dโanimo e siamo di nuovo belli carichi e pronti per affrontare questa tappa numero 44 della via Francigena.


PARTENZA
Dal Centro, il percorso della via Francigena, scorre lungo il rettilineo della strada provinciale fino al campo sportivo Nicola Ferrucci. Questo tratto sarร quasi tutto su dei marciapiede.


Passato il campo al bivio la Tappa continua verso destra per poi deviare subito a sinistra salendo sul ciglio sinistro della carreggiata su un piccolo tratto di sentiero sterrato.


Torniamo su asfalto. Qui cโรจ giร una fontanella e fatti poche centinaia di metri svoltiamo prima a destra su Strada Comunale Monte Bona e poi al bivio svoltiamo a sinistra in strada delle piane. La salita si fa sempre piรน ripida. Questo รจ il primo dislivello molto duro da affrontare si passa in pochi chilometri da 300 metri ai quasi 400 metri.


Da questa altezza iniziamo ad avere una bellissima vista sulle bellissime vallate circostanti. La strada si fa sempre piรน stretta ed in alcuni tratti รจ su sterrato. Le ultime due svolte a sinistra nei successivi bivi indicano che ci stiamo avvicinando al Santuario della Madonna del Sorbo.


SANTUARIO MADONNA DEL SORBO
Il panorama da quassรน รจ davvero bello. Il Santuario sorge su una roccia che spicca tra la vegetazione.


Per arrivare davanti al Santuario si deve deviare di qualche centinaio di metri dal percorso e salire fino alla piazzetta davanti alla facciata dellโedificio.


Entriamo dentro per fare il timbro sulla credenziale e per ammirare lโinterno.


Esiste una leggenda sullโorigine del Santuario di Santa Maria del Sorbo. Si racconta, infatti, che un giovane di Formello che aveva un braccio mutilato cioรจ privo della mano e parte del braccio, mentre conduceva i propri maiali a pascolare nella Valle del Sorbo, un giorno si accorse che una delle scrofe si era allontanata spontaneamente dalla mandria, per poi tornarvi qualche ora piรน tardi. Questo fatto curioso avvenne anche nei giorni successivi, finchรฉ il ragazzo non decise di seguire lโanimale. Vide cosรฌ la scrofa salire sul colle, sostare sotto ad un albero, accucciarsi sulle zampe posteriori e sollevare quelle anteriori come se fosse in preghiera guardando un dipinto nascosto dietro lโalbero raffigurante la Madonna con il Bambino.


A questo punto la Madonna parlรฒ al giovane e gli disse di correre a Formello per avvertire i compaesani dellโapparizione e se fossero stati increduli, il ragazzo avrebbe dovuto fargli vedere i braccio che miracolosamente gli era tornato completo in quel preciso istante. Cosรฌ avvenne e mentre nessuno credeva al ragazzo, egli tirรฒ fuori lโarto completo anche della mano. I formellesi eseguirono le indicazioni della Vergine ed edificarono il santuario proprio sul luogo dellโapparizione con allโinterno il dipinto della Madonna. Questa รจ la ragione per cui questo luogo รจ diventato nel corso dei secoli un luogo di pellegrinaggio e non รจ un caso che la Francigena passi proprio sotto a questo luogo.


Secondo la storia, invece, le cose andarono un poโ diversamente. Nel decimo secolo sorgeva un castello, che racchiudeva nelle sue mura una cappella dedicata alla Madonna. Nel 1427 il cardinale Giordano Orsini, appartenente alla famiglia nobile divenuta signora di queste terre, ne concesse i resti allโOrdine dei Carmelitani e permise loro di edificare un convento, con la chiesa (da costruire sul luogo dellโantica cappella) dedicata alla Vergine.


ร questa la chiesa che ancora accoglie i fedeli e sul cui altare si trova lโicona della Vergine con il Bambino, quella, che secondo la leggenda, aveva parlato al giovane guardiano di maiali. Gli edifici che le sorgono intorno sono quanto rimane dellโantico convento.
Volendo qui davanti al santuario cโรจ anche una fontanella dove poter fare rifornimento ma noi ne abbiamo in abbondanza ancora e scendiamo dal santuario per immetterci nuovamente sul percorso della tappa numero 44 della Via Francigena.
PARCO DEL SORBO
Dopo il Santuario, inizia la discesa verso il parco del Sorbo, sempre su asfalto. Come la salita รจ stata ripida anche la discesa รจ brusca.


Si percorre per qualche centinaio di metri fino a svoltare verso sinistra ed entrare su un sentiero bianco con un grande parcheggio per le auto.


In questo punto esatto inizia il parco del Sorbo e la colonnina dove noi ci facciamo la foto segna 36 chilometri da Roma. Questa colonnina ci carica di energie mentali che si tramuta poi in benzina per le nostre gambe per affrontare il cammino sulla Via Francigena. Nicole e Marco non erano con noi nella foto perchรฉ si erano staccati avendo un passo diverso rispetto al nostro.


Il paesaggio allโinterno del parco del Sorbo, รจ veramente bello. Il sentiero scorre circondato dalla natura e pensiamo a goderci gli ultimi momenti a stretto contatto con la natura perchรฉ tra poco entreremo in una grande metropoli come Roma, bellissima ma ovviamente lโasfalto ne farร da padrona.


Dopo essere tornati su strada bianca, la tappa 44 della via Francigena, torna a salire di quota fino ai quasi 300 metri sul livello del mare. Mi sento strano. Dal video non si vede e non lโho raccontato ma avevo una leggera nausea. Probabilmente รจ stato il latte che avevo bevuto a colazione stamattina. Dico ai ragazzi che ho intenzione di fermarmi 5 minuti e durante la sosta al parcheggio del parco del Sorbo compaiono sia Nicole che Marco.


La strada del sorbo torna su asfalto dopo il parcheggio e nonostante avessi ancora una leggera nausea torno a camminare sulla strada che si trasforma da strada bianca ad asfalto. Poco dopo troviamo una fontanella dove ci rinfreschiamo e la discesa torna protagonista e sarร cosรฌ fino allโingresso in Formello.


La Strada del Sorbo finisce dopo poco piรน di 8 chilometri percorsi nel centro abitato di Formello.
VARIANTE GROTTEFRANCA
Prima di arrivare al centro storico della cittร puoi decidere se entrare in Formello o prendere Via di Grottefranca che passa al di fuori di Formello per poi ricongiungersi alla tappa numero 44 classica della Via Francigena allโaltezza di Isola Farnese. Formello รจ veramente bella e da vedere ed anche se ci siete giร stati, arrivarci a piedi รจ tutta unโaltra cosa
FORMELLO
Appena entriamo nel centro storico di Formello, passando sotto la porta principale, sulla sinistra si trova Palazzo Chigi.


Troviamo delle persone fuori dal comune e chiediamo indicazioni in merito alla possibilitร di poter visitare il palazzo. Senza nemmeno saperlo la persona che avevamo fermato era il Vice Sindaco di Formello Cristiano Lancianese.


Con la fortuna che abbiamo avuto, Cristiano ci fa aprire il palazzo comunale e ci consegna alcune guide di Formello in formato cartaceo.
CHE COSA VEDERE NEL PALAZZO COMUNALE
Entriamo dentro al Palazzo Comunale e il vicesindaco inizia le sue ottime spiegazioni sulla storia del Palazzo comunale che un tempo era di proprietร degli Orsini.


Gran parte della struttura รจ stata restaurata nel 2012 e ancora oggi i lavori di restauro stanno andando avanti e servono per mantenere la conservazione di tutta la struttura. Ho letto che allโinterno era presenta anche la Mansio ovvero un sistema di accoglienza multimediale per il pellegrino ma non ho capito se ancora era presente o se a causa del Covid tutto รจ stato sospeso e messo da parte. Fatemi sapere se passerete piรน avanti negli anni.


Allโinterno รจ possibile vedere la biblioteca multimediale comunale


Lโostello della Gioventรน Maripara รจ chiuso per i motivi relativi alla pandemia ma, come ci dice il vicesindaco, sperano di poterlo riaprire in tempi brevi.
MUSEO DELLโAGRO VEIENTANO
Nel 1992 รจ stato istituito il Museo dellโAgro Veientano del Comune di Formello. Inizialmente era aperto con un allestimento parziale in una sede provvisoria in Piazza San Lorenzo ma dal 10 dicembre 2011 ha trovato definitiva collocazione nel bellissimo Palazzo Chigi, nel vero e proprio cuore del Centro Storico cittadino.


Al suo interno si collocano alcune vetrine con reperti ritrovati nel corso degli scavi condotti nel Palazzo Chigi e in Piazza San Lorenzo che raccontano la nascita di Formello. La successiva Sala dellโAgro Veientano offre un bellissimo bassorilievo raffigurante il Dio Mitra, quasi perfettamente conservato e completo di tutta la simbologia storica. Un pezzo eccezionale per qualitร artistica, conservazione e dimensioni. Pensate che pesa circa 1500 kg.


Il rilievo, databile alla metร del secondo secolo dopo cristo, permette di ipotizzare la presenza di un Mitreo, luogo di culto dedicato al dio Mitra, allโinterno di una villa privata nellโarea Campetti sul pianoro di Veio.


La scena del tradizionale sacrificio del toro eseguito da Mitra รจ ambientata allโinterno di una grotta. A sinistra vediamo โSolโ sul carro trainato da quattro cavalli. Sulla destra troviamo โLunaโ con una biga con due cavalli.


Il dio Mitra porta il tradizionale costume orientale con una tunica con maniche, berretto frigio, lunghi pantaloni e un mantello fermato da una fibula. Completano la scena i portatori di torce โCautopatesโ (sinistra) e โCautesโ (destra), insieme a una serie di animali (cane, serpente, scorpione e corvo).


Il confronto tra il rilievo di Veio e gli altri provenienti dallโEtruria rivela che il rilievo da Veio emerge come unico in termini di dimensioni e di qualitร stilistiche. La cronologia proposta lo rende il piรน antico dei rilievi di Mitra e potrebbe anche essere considerato come uno delle prime testimonianze del culto di Mitra in Etruria.


Eccezionali sono state anche le vicende del recupero in extremis, operato nel marzo 2009 dalla Guardia di Finanza che ha intercettato il โpezzoโ appena prima della sua vendita sul mercato clandestino, in Oriente. Questo per farvi rendere lโidea di che cosa abbiamo davanti a noi e lโimportanza del suo recupero.
LA SCALA E LA TORRE CIVICA
Allโinterno del museo, dopo le sale dโesposizione, cโรจ una grande scalinata in ferro e vetro. La cosa che rende molto particolare questa scalinata รจ che ogni gradino ha impresso sopra il nome di una tappa della via Francigena da Canterbury fino a Roma.


Emozionante per me รจ stato salire questi gradini perchรฉ vedevo scorrere sia nomi di tappe che non avevo fatto ma anche nomi delle tappe che avevo percorso giร prima di arrivare fin qui. Per me รจ stato come rivivere ogni tappa del cammino della via Francigena fatto fino ad ora.


Passando gradini con su scritto Lucca, San Miniato, San Gimignano, Monteriggioni, Siena, San Quirico DโOrcia e Radicofani, รจ stato come rivivere quei momenti e mi sono tornati a mente tutti i migliori momenti del cammino.


Una volta arrivati in cima si entra nella Torre Civica ricreata dallโArchitetto Andrea Bruno. Questo in alto รจ un punto privilegiato di osservazione del territorio circostante ed anche qui il vicesindaco ci espone alcuni aneddoti sulle varie chiese della cittร e sul Tumulo Chigi ovvero un monumento funerario databile al 670-630 a.C. ed attribuibile ad una famiglia aristocratica.


Pensare che da quel tumulo pressochรฉ sconosciuto provengono due famosissimi vasi, lโOlpe Chigi e lโalfabetario di Formello, una anforetta di bucchero del VII secolo a.C. che reca inciso il primo alfabeto etrusco conosciuto. Sopra vi sono incise anche lettere come il Belta e il Gamma che nella lingua parlata non venivano utilizzate e che permise di individuare e studiare la lingua etrusca. Vasi perรฒ โespropriatiโ a Formello e conservati al Museo di Villa Giulia a Roma dove giacciono pressochรฉ dimenticati.




Un tumulo gigantesco tanto che รจ visibile perfino da dove ci troviamo in questo momento ma non รจ visitabile.
Ringraziamo il sindaco per averci dato una splendida accoglienza e per averci esposto cosรฌ bene tutto quello che potevamo vedere allโinterno del Palazzo Chigi.


Da anni il Museo svolge attivitร di valorizzazione e ricerca sul territorio, organizza conferenze e visite guidate e promuove attivitร didattiche per le scuole.
Usciamo e proseguiamo il cammino sulla tappa numero 44 della via Francigena.
CENTRO SPORTIVO S.S. LAZIO
Uscito da Formello il percorso della Via Francigena continua in discesa. Dopo poche centinaia di metri lโasfalto diventa nuovamente una strada bianca di campagna. Qui mi torna di nuovo quella nausea. La mia teoria che mi abbia fatto male il latte della colazione puรฒ essere corretta. Manuela mi dice che ero pallido in faccia e per questo mi fermo cinque minuti.


Dico ai ragazzi di proseguire, che tanto li avrei ripresi piรน avanti ma ovviamente si rifiutano di farlo. Mi rimetto in piedi e percorriamo il sentiero che porta al Centro Sportivo della Lazio.


Il percorso al chilometro dieci arriva in una zona protetta da dei cancelli. Questo indica lโingresso nella zona del pascolo degli animali e questi cancelli servono appunto per non farli uscire dal recinto.


Qualcuno mi dice poi piรน avanti di aver visto anche un toro. Per fortuna non me ne sono accorto. A me sembravano tutte mucche onestamente.


La strada si trasforma in asfalto e sulla pavimentazione troviamo il simbolo pellegrino. Dopo aver fatto la foto di rito tutti assieme sempre su asfalto proseguiamo il cammino seguendo le indicazioni che ci fanno arrivare proprio davanti al centro sportivo della Societร Sportiva Lazio. Passerร qualcuno di Famoso?


Qua mi rimetto di nuovo a terra. Avevo dolori ovunque ma dipendeva dal fatto che il latte mi aveva in qualche modo debilitato e dimezzato le forze.


Riprendo fiato, mi carico lo zaino di nuovo sulle spalle e passando dal parcheggio posteriore del centro sportivo laziale, percorriamo il ponte che passa sopra la superstrada e giriamo prima a destra in Via di Monte DellโAra e poi a sinistra in Via di Monte Michele.


PARCO DI VEIO
Imboccata via di Monte Michele la tappa numero 44 della via Francigena torna di nuovo sotto agli alberi del Parco di Veio e lโasfalto finalmente ce lo lasceremo alle spalle per un bel pezzo.


Dopo meno di chilometro dalla svolta in via Monte Michele arrivo ad un bivio dove ho la possibilitร di scegliere due percorsi.


Verso sinistra si prosegue sul percorso piรน lungo dei due, in totale sono 5,5 chilometri dove potrei vedere vedere la Necropoli di Monte Michele con le tombe del settimo ed ottavo avanti cristo. Non potrei entrare dentro ma potrei vederle solo dallโesterno. Questo pezzo sarebbe il sentiero ufficiale della Via Francigena.


La strada che invece va a destra รจ il percorso piรน breve lungo appena 4,5 chilometri dove potrei vedere un maggior numero di reperti archeologici. Seguendo anche il consiglio che ci hanno dato a Formello, scegliamo per la seconda opzione ovvero di svoltare a destra. Questa strada viene chiamata Variante di Ponte Sodo.
VARIANTE DI PONTE SODO
Il primo reperto che trovo percorrendo la Variante di Ponte Sodo รจ la Cava Etrusca. Si trova sulla destra dopo aver fatto poche centinaia di metri. La cava che vedete รจ stata scoperta solo nel 2015 nel corso dei lavori per la pulizia della Via Francigena. Lo scavo archeologico ha portato alla luce questโarea in cui in passato gli etruschi estraevano il tufo. Passandoci davanti forse non attirerร la vostra attenzione ma merita una sosta visto che รจ stata datata nel 6 e 5 secolo avanti cristo cioรจ piรน di 2500 anni fa.


Dopo la cava, il percorso serpeggia in un saliscendi con a lato una staccionata di legno. In queste pianure circostanti si nascondono reperti archeologici di grande interesse come la Necropoli di Quattro Fontanili che non vedrรฒ con i miei occhi ma i vari cartelli informativi con le foto mi faranno capire quanto รจ importante per la storia. La necropoli dei Quattro Fontanili prende il nome dalla collina dove sorge, detta appunto dei โQuattro Fontaniliโ dove sono state ritrovate circa 650 tombe.
Fra le piรน importanti cโรจ la tomba di un guerriero, del 750 avanti cristo che contiene lโelmo crestato, lo scudo, lo scettro e molti altri oggetti tra cui anche uno scarabeo egizio. Parte dei corredi funerari di questa necropoli sono esposti presso il Museo dellโAgro Veientano di Formello, proprio dove eravamo qualche ora prima.


Prima che questo percorso โciclo-pedonaleโ con la staccionata finisca raggiungo un altro punto dโinteresse cioรจ Ponte Sodo. No รจ segnalato ed รจ un poโ difficile capire dove svoltare. La strada da prendere per arrivare al ponte di epoca etrusca si trova nel punto in cui la staccionata di legno si apre, come vedete in foto sotto.


Se utilizzate Maps dovrebbe essere piรน chiaro. Nellโapertura della staccionata si deve scendere fino al fiume Cremera.


Solitamente quando ha piovuto molto non รจ possibile guadare il fiume ed avvicinarsi a ponte sodo senza bagnarsi. Fortunatamente non ha piovuto molto in questi giorni e noi possiamo avvicinarci salendo su dei trochi di alberi che ci fanno da ponte per ammirare la galleria tagliata nella roccia larga 8 metri, alta 7 e lunga ben 76. Allโinterno come si vede dalle immagini รจ stato convogliato il fiume Cremera.


La parte superiore invece ha la funzione di un normale ponte che userรฒ dopo essere tornato sulla Francigena. Nei periodi di vera e propria secca รจ perfino percorribile.
AREA ARCHEOLOGICA DI VEIO
Torniamo sopra e ripassiamo dallโapertura della staccionata di legno.


La variante di ponte sodo termina davanti ad un cancelletto dove devo deviare prima a destra e poi verso sinistra.


Davanti a me si presenta una serie di campi vuoti privi di vegetazione fino allโingresso allโArea Archeologica di Veio lโantichissima cittร etrusca. In questo punto ritrovo sia Eleonora sia Davide che erano con noi a Cena a Sutri.


Possiamo anche attraversare lโarea della cittร antica e (a meno che non sia lunedรฌ) e visitare anche lo scavo e la ricostruzione del Santuario etrusco del Portonaccio. Anche queste sono fuori dal percorso ufficiale e quindi si deve deviare.


Dopo una breve discesa arrivo alle Cascate della Mola. Qui si trova un vecchio mulino che in passato sfruttava la forza dellโacqua proveniente dalle acque del Fosso Piordo. Il mulino non รจ piรน in funzione, ma si possono sempre ammirare ed ascoltare il rumore delle cascatelle.


Qui alle cascatelle ero esausto. Non ne avevo piรน. Mi tolgo i calzini e mi metto coi piedi nellโacqua sperando di trarne beneficio ma niente. Mi sento debilitato e stanchissimo.


Pier Francesco si era avviato piรน avanti. Manuela era giร con me alle cascatelle mentre Davide era leggermente dietro di noi.


Arriva anche un altro ragazzo Giacomo, che avevamo precedentemente incontrato al Santuario della Madonna del Sorbo e che ho riconosciuto dopo a casa dai video. Lo ritroveremo domani nellโultima tappa nel Vaticano. Ero stanchissimo quel pomeriggio e mi spiace non aver parlato piรน di tanto con lui.
Passate le Cascate della Mola finisce anche il Parco di Veio ed in salita su asfalto si raggiunge prima il cimitero di Isola Farnese e poi il centro abitato.
ISOLA FARNESE
Qua ad Isola farnese siamo da โSotto al Castelloโ. Io e Davide avevamo giร prenotato da agosto mentre Manuela e Pierfrancesco si sono unito dopo. Nicole e Marco invece sono in un altro alloggio distante da noi.


In pratica una volta terminata la salita si deve proseguire verso sinistra e dopo 50 metri si arriva a questa struttura. La titolare dellโappartamento ci apre le porte e in modo molto gentile ci fa entrare. Il locale รจ molto ben tenuto.


Cโรจ una piccola cucina e due camere grandi con vari letti e due bagni. Sul retro cโรจ anche un tavolo enorme per mangiare allโaria aperta ed un televisore. Non male direi.


Pernottare qui costa 20 euro a persona escluso pasti e bibite. Se siete stanchi e non avete voglia di uscire potete cucinarvi qualcosa tra quello che la signora vi mette a disposizione.
Starร a voi calcolare la spesa sulla base dei vostri consumi. La tabella di fianco alla dispensa riporta i prezzi di ogni cosa. Dento il frigo e nella dispensa cโรจ di tutto dalla birra alla coca-cola, dalla pasta alle salse fino ai legumi, tonno e sottolio. I prezzi non sono eccessivi ma nemmeno paragonabili a quelli del supermarket.
CENA
Noi abbiamo soltanto preso qualcosa da bere nel frigo pagando il compenso e poi ordinato delle pizze e altri dolcetti ad un locale distante da noi ma con consegna a domicilio. Mai scelta fu piรน azzeccata perchรฉ io non me la sentivo di uscire, stavo ancora male ed avevo mal di testa e anche i ragazzi non avevano molta voglia di uscire stasera.


Dopo la doccia ed il riposino pomeridiano ci arriva la cena e mangiamo sul retro del locale guardando la tv. Siamo tutti in silenzio stasera ma non perchรฉ stiamo ascoltando la tv. Ognuno di noi รจ pensieroso e probabilmente starร pensando al cammino e quanto ci abbia trasmesso fino ad oggi. Probabilmente siamo consapevoli anche che domani sarร il nostro ultimo giorno insieme e la cosa un poโ ci rattrista.


Alla fine oltre alle pizze ci siamo mangiati anche una Pinsa con la nutella e degli stuzzichini di pasta sempre con la nutella.


Con Manuela prima di andare a letto abbiamo fatto due chiacchere e pensavamo alla quantitร di gente incontrata lungo tutta la Via Francigena da Siena. Anche quelle persone che sono state con noi solo poche ore o pochi minuti sono state importanti. Manuela ha anche pianto la sera dopo aver postato un suo pensiero su Facebook.


La serata finisce nel letto ad Isola Farnese consapevole che domani sarร il nostro grande giorno verso Roma.


DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE
Per cui vi rimando direttamente al sito ufficiale in questa pagina dove terranno costantemente aggiornati gli ostelli, i ristoranti, gli alberghi e tanto altro. In questo modo sono sicuro di darvi informazioni aggiornate sempre e non rischiare di farvi perdere del tempo telefonando a strutture chiuse.
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Vi ringrazio se siete rimasti con me fino ad ultimo se vi รจ piaciuta questa tappa numero 34 della via Francigena, lasciami un โmi piaceโ oppure iscriviti per non perdere i miei prossimi video. Non perderti mi raccomando la prossima tappa. Alla prossima ciao e buon cammino!
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HERMITAGE SAN PIETROBURGO INFO